video suggerito
video suggerito

Polonia-Italia valeva la semifinale Mondiale, oggi giochiamo per non andare in B

In un preciso momento storico Polonia-Italia valeva una finale mondiale mentre oggi le due nazionali si affronteranno per cercare di non retrocedere nella Lega B della Nations League: sappiamo benissimo che il nuovo torneo Uefa non era un obiettivo della rappresentativa azzurra ma un’altra delusione dopo 12 mesi potrebbe essere molto dannosa per tutto il movimento.
A cura di Vito Lamorte
39 CONDIVISIONI
Immagine

Nella storia del calcio tutte le squadre hanno attraversato momenti vincenti e situazioni buie. Senza ombra di dubbio, quello della Nazionale Italiana di calcio è uno dei periodi più brutti dalla sua fondazione: la mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018 è una ferita ancora aperta e se aggiungiamo la mancanza di vittorie in gare ufficiali da circa un anno (9 ottobre 2017 contro l'Albania) il quadro è ancora più sconfortante. Stasera gli azzurri affronteranno il primo match di ritorno del gruppo 3 della League A di Nations League e se non dovesse arrivare una vittoria la situazione si complicherebbe terribilmente a tal punto che potrebbe essere anche il rischio della retrocessione nella League B.

Si tratta di una situazione davvero molto particolare per una nazionale come quella italiana, vincitrice di quattro campionati del mondo e un Europeo, che è stata da sempre rispettata nel mondo come "scuola calcistica" e ora si ritrova a dover lottare per una permanenza nella nuova manifestazione della Uefa in un girone con Portogallo e Polonia. Proprio contro la squadra dell'est Europa domenica si deciderà buona parte del futuro azzurro nella Nations League e del ranking ma ogni volta che incontriamo la nazionale polacca il pensiero va a quelle due gare così diverse e così importanti per il viaggio italiano al Mundial di Spagna 1982.

Gli azzurri incontrarono la Polonia nel gruppo 1 (con Camerun e Perù) e il risultato fu uno scialbo 0-0 ma le due compagini si ritrovarono in semifinale: la nazionale di Enzo Bearzot, che aveva appena battuto Argentina e Brasile, si sbarazzò della squadra di Antoni Piechniczek con una doppietta di Paolo Rossi, che era da poco diventato per tutti Pablito e stava per diventare il re di quel torneo. Quella Polonia si classificò al terzo posto, che tutt'oggi è il miglior piazzamento di sempre in un torneo insieme a quello del 1974 in Germania, e vantava calciatori del calibro di Włodzimierz Smolarek, Grzegorz Lato,Marek Dziuba, Zbigniew Boniek, Andrzej Buncol, Szarmach, Stefan Majewski e Janusz Kupcewicz e Włodzimierz Ciołek. 

Da quel 4 luglio 1982 ne è passato di tempo e il livello delle due nazionali è sempre stato molto differente ma nell'ultima contesa, la gara d'andata del girone a tre della Nations League, la Polonia ha mostrato la sua crescita calcistica: un'ottima generazione ha portato alla ribalta nuovamente il calcio polacco nei primi anni del nuovo secolo dopo un'assenza di quasi vent'anni dal calcio che conta. Questa crescita, che non si è vista nel Mondiale di Russia dove la Polonia è stata una delle grandi delusioni, è corrisposta con la flessione di risultati dell'Italia, che è alla ricerca di una ripartenza dopo errori, sventure e scelte, sia tecniche che organizzative; parecchio discutibili che hanno portato ad uno dei punto più bassi della storia azzurra.

In un preciso momento storico Polonia-Italia valeva una finale mondiale mentre oggi le due nazionali si affronteranno per cercare di non retrocedere nella Lega B della Nations League: sappiamo benissimo che il nuovo torneo Uefa non era un obiettivo azzurro ma un'altra delusione dopo 12 mesi potrebbe molto dannosa per tutto il movimento. Un cantautore originario di Zocca canta "Quando tocchi il fondo vieni su, vieni fuori oppure non ci vieni più": forse è arrivato il momento di dare una svolta a questo periodo dove l'azzurro è diventato sempre più scuro e non riesce più ad abbagliare come faceva in altri periodi storici.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views