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Personalità e classe, la Fiorentina coccola Diakhate: il ‘nuovo Pogba’

Da Dakar per conquistare Pioli, la Fiorentina e il calcio italiano. Questa la storia del giovane Diakhate che, a 18 anni, ha già superato quota 100 presenze con la Primavera dei toscani. Dal suo carattere irrequieto al paragone con il francese Pogba, ecco 5 cose da conoscere sul promettente prospetto viola scoperto mentre giocava in un parco pubblico con amici.
A cura di Salvatore Parente
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Fermato in estate da un piccolo problema al ginocchio il giovane Diakhate si sta riprendendo il palcoscenico e la guida della Fiorentina Primavera di Emiliano Bigica. Pur con un caratterino niente male ed una personalità, talvolta, troppo pronunciata, infatti, il 18enne viola ha già superato le 100 presenze con la "cantera" dei toscani e ora, oltre a guadagnarsi la stima di Paulo Sousa, cerca quella di Pioli. Dagli inizi a Dakar, in Senegal all’arrivo in Italia, fino alla riscoperta delle sue caratteristiche tecniche, ecco 5 cose da sapere sul promettente prospetto classe ’98 che sogna la Serie A e, magari chissà, un gol sotto la Fiesole.

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Dai giardinetti al Franchi, la parabola di Diakhate

Abdou Lahat Diakhate nasce il 31 dicembre 1998 in Senegal e già da piccolo con il calcio è amore a prima vista. Comincia a giocarci in patria in una scuola calcio locale, l’ASC Kattan di Dakar, poi arriva in Italia ma all’inizio non trova subito una squadra. Alla fine del 2012 però, ecco la svolta: un osservatore della Fiorentina lo ha visto giocare con degli amici in un parco pubblico e lo propone al club gigliato. All’alba del 2013 inizia ad allenarsi con i Viola e da lì comincerà la sua trafila nel settore giovanile dei toscani.

la scheda del giovane centrocampista (Transfermarkt.it)
la scheda del giovane centrocampista (Transfermarkt.it)

Forza fisica, tecnica e gol: l’identikit del ‘nuovo’ Pogba

Abdou può giocare a centrocampo sia come playmaker, regista, "volante" davanti alla difesa che, con compiti difensivi ed offensivi, da mezzala, ruolo in cui peraltro si esprime al meglio in una mediana a due o a tre. Ha una grande capacità di leggere i tempi d’inserimento, con tagli imprendibili senza palla ed è pure abile in impostazione in spazi stretti palla a terra come in fase aerea. Il senegalese, classe ’98, risulta essere un giocatore moderno, con una poderosa struttura fisica (193 cm) abbinata ad una ottima padronanza dei suoi mezzi tecnici e, soprattutto, con una buona dose di faccia tosta, di personalità. Non è un caso, infatti, che in molti vedano in lui una certa somiglianza, morfologica e tecnica, con Paul Pogba con cui, tra l’altro, condivide anche lo stesso agente, vale a dire Mino Raiola.

il suo rendimento con la casacca viola (Transfermarkt.it)
il suo rendimento con la casacca viola (Transfermarkt.it)

Giocate troppo ricercate e testa “dura”

Il suo carattere forte e la sua illimitata sicurezza nei propri mezzi lo portano a non avere paura di niente e di rischiare/forzare, di frequente, le giocate. È questo, di sicuro, sia il suo più grande pregio che il suo maggior difetto, dato che quando è in giornata no e le combinazioni, i giochi di gambe non gli riescono, si ostina ugualmente a provarli risultando arrogante e poco utile ai compagni. Minando, di conseguenza, la continuità che potrebbe schiudergli le porte della “prima squadra”.

Giocatore umorale, tendenzialmente, se parte bene finisce in crescendo con, invece, evidenti problemi in caso contrario con una testardaggine sul rettangolo verde che gli garantisce spesso il cambio e la panchina. In buona sostanza, quando (e se) riuscirà a essere più costante per tutti i 90’ minuti, il nativo di Dakar potrà fare il definitivo salto di qualità e dimostrare anche in Serie A le sue doti. Eppure, stando a quanto si è visto ultimamente pare che questo passo, quello della completa consacrazione, non sia così distante.

l'evoluzione del suo valore di mercato negli ultimi 2 anni (Transfermarkt.it)
l'evoluzione del suo valore di mercato negli ultimi 2 anni (Transfermarkt.it)

Faro della Primavera toscana, Diakhate vale 1 milione di euro

Forse quest’anno in Serie A, oltre ai tanti giovani che hanno esordito nel massimo campionato italiano, potrete sentire parlare anche di lui. E sì perché Diakhate, già pupillo di Paulo Sousa, quando il portoghese ha allenato la Viola fino allo scorso anno, è tornato nuovamente a vestire i panni della promessa con la Primavera della squadra toscana. Malgrado i problemi al ginocchio destro di quest’estate che lo hanno tenuto fuori per una regolarizzazione meniscale, infatti, il ragazzo è riuscito a rimboccarsi le maniche e tornare in tempo per dare il suo contributo nella compagine giovanile.

Un contributo che recita 7 gare da titolare e 615’ in campo che si vanno ad aggiungere, alla tenera età di 18 anni, alle 95 già messe a referto dalla stagione 2014/15 per un conto totale di 102 presenze nobilitate però da 13 assist vincenti, 27 reti ma anche 3 cartellini rossi (dicevamo del carattere?). Un rendimento importante che ha fatto girare più di qualche testa con diversi scout e osservatori pronti a verificare il suo efficiente e completo rientro in piena forma per, magari chissà, strapparlo alla Fiorentina. Nel frattempo però, per riuscire nell’impresa ci vogliono, stando ai portali specializzati PlayRatings.net e Transfermarkt.com, ben 800mila euro con un valore potenziale massimo che sfiora il milione di euro.

il valore di mercato del ragazzo secondo PlayRatings.net
il valore di mercato del ragazzo secondo PlayRatings.net

Insomma, una valutazione non male per un 18enne di belle speranze che guarda al futuro, e soprattutto a Pioli, con grandi speranze ed ambizioni individuali.

Paulo Sousa lo esalta, mister Guidi lo martella: il ragazzo si farà

E se da un lato c’è chi come Paulo Sousa esaltava le qualità di questo ragazzo, evidenziandone i pregi di un calciatore che poteva (e può) davvero ambire a vestire le maglie di qualsiasi club europeo, non è stato dello stesso avviso il trainer della Primavera della Fiorentina Federico Guidi. Lo scorso giugno, infatti, a margine del raggiungimento da parte dei suoi ragazzi della finale scudetto, poi persa contro l’Inter, il mister usò toni abbastanza duri nei confronti dello stesso Diakhate e del suo passato atteggiamento: “Il ragazzo fece il primo anno di Primavera giovanissimo, convinse Sousa a metterlo in prima squadra, ma aveva solo 16 anni.

Si è sentito arrivato quando la realtà era molto diversa. Ha un po’ perso la testa con comportamenti che non andavano bene ma poi è tornato, nonostante qualche dribbling e finezza di troppo, sui suoi passi”. Una tirata d’orecchie necessaria da parte di mister Guidi che gli ha indicato la giusta strada da seguire per sfondare col tecnico, ora Ct dell’Italia Under 20, voglioso di tutelare questo ragazzo, nonché il patrimonio umano della Fiorentina, prima di gioire e vederlo esplodere in Serie A.

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