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Paulo Sousa al Tianjin, Cannavaro al Guangzhou: il mercato allenatori infiamma la Cina

Grandi movimenti sulle panchine della Chinese Super League. Oltre al portoghese e all’ex nazionale azzurro, coinvolti anche altri grandi nomi come Ancelotti e Villas Boas.
A cura di Alberto Pucci
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A poche ore dall'ultima giornata di campionato, i tifosi cinesi sono alle prese con le prime indiscrezioni di mercato. Ad alimentare la curiosità degli appassionati, sono soprattutto gli allenatori. Il valzer delle panchine della Chinese Super League è infatti già cominciato, dopo che Felipe Scolari ha comunicato la sua intenzione di lasciare il Guangzhou Evergrande: vincitore del campionato, davanti allo Shanghai SIPG di Andrè Villas-Boas. La decisione del 68enne mister brasiliano, ha dunque scatenato un effetto domino che rischia di coinvolgere altri grandi allenatori.

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Cannavaro torna al Guangzhou Evergrande

Uno di questi è Paulo Sousa. Il 47enne allenatore portoghese, ex della Fiorentina e in lizza anche per prendere il posto di Montella al Milan, sarebbe infatti già d'accordo con il Tianjin Quanjian. La trattativa è ormai definita e il braccio destro del tecnico sarebbe partito per la Cina per definire gli ultimi dettagli con la società cinese. Il suo arrivo a Tientsin, libererebbe così Fabio Cannavaro: molto vicino a tornare allo Guangzhou Evergrande: squadra che l'ex capitano azzurro ha già seguito nel 2014, subito dopo la partenza di Marcello Lippi.

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Ancelotti e Villas-Boas alla finestra

A finire sulle prime pagine dei quotidiani cinesi, ci sono però anche Carlo Ancelotti e Andrè Villas-Boas. L'ex tecnico del Bayern Monaco, per il quale lo stesso Guangzhou Evergrande sarebbe disposti a sborsare 15 milioni di euro per i prossimi tre anni, non ha ancora svelato quale sarà il suo prossimo futuro. Il portoghese, invece, sta riflettendo sul da farsi dopo l'ultimo periodo turbolento in Cina: terminato con la pesante squalifica di otto giornate, in seguito agli insulti e ai gesti offensivi indirizzati all'arbitro della gara vinta 1-0 sul Beijing Guoan lo scorso 22 settembre a Pechino.

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