Perché Mbappé è da Pallone d’Oro. In un solo anno l’esordio e il Mondiale con la Francia
Ora chiamatelo pure il golden boy del calcio mondiale. Già, perchè Kylian Mbappè, 20 anni a dicembre, oggi non è più soltanto il nuovo fenomeno del calcio francese. Dopo la vittoria del Mondiale con la Francia di Deschamps in cui è stato protagonista soprattutto in finale con un gol e un mezzo assist a Pogba, ha messo in evidenza ulteriormente le sue immense qualità. Calciatore formidabile che il Psg lo scorso anno si è assicurato acquistandolo con una cifra record dal Monaco dove è sbocciato. Mbappè, che è stato premiato anche come miglior giovane del Mondiale, oggi può essere considerato il futuro del calcio, il vero top player dopo la generazione dei Messi e Cristiano Ronaldo (con il quale fece un selfie quand'era un ragazzino) che adesso dovranno farsi da parte per fare spazio al giovane Kylian.
Oggi ha raggiunto un valore di mercato pari a 120 milioni di euro e la sua quotazione è in aumento mese dopo mese. Ha realizzato già 48 gol in appena 2 anni da professionista e non ha alcuna voglia di smettere. Ora tutti invocano il suo nome come prossimo vincitore del ‘Pallone d’Oro’ 2018. Un po’ prematuro per qualcuno, ma sicuramente meritato per un ragazzo che ha tanti margini di miglioramento ma che per quel poco che ha mostrato, ha già fatto tantissimo.
Una famiglia di sportivi a spingerlo nel mondo del calcio
Come dicevamo, Kylian Mbappé è nato il 20 dicembre 1998, nell’anno del primo e ultimo Mondiale vinto dalla Francia prima di quello attuale, a Bondy, una piccola città alla periferia di Parigi. La sua famiglia è di origini camerunensi e la curiosità più grande è che è sempre stata in pianta stabile nel mondo dello sport. Il papà era dirigente e allenatore della squadra di calcio locale e sua madre giocava a pallamano. Mbappé ha infatti iniziato a giocare proprio nell’AS Bondy, allenato dal padre. Ma non ci volle molto per capire che si trattasse già di un fenomeno. A soli 14 anni si era già fatto notare come uno dei migliori giovanissimi calciatori francesi.
Gli occhi di tutte le maggiori squadre francesi erano su di lui e dopo alcuni provini in diverse squadre internazionali, alla fine firmò con il Monaco, dove esordì in Ligue 1 nel 2015, quando non aveva compiuto nemmeno 16 anni in una stagione da sogno per lui. Da sempre paragonato a Thierry Henry (che ha eliminato ai quarti in quanto l’ex Arsenal era secondo del Ct del Belgio Martinez), proprio nel Principato Kylian si è consacrato come uno dei più forti giovani calciatori francesi di sempre.
Il Monaco la sua prima tappa decisiva
La sua prima casa, la sua culla e anche il trampolino di lancio verso una carriera che oggi l’ha portato ad essere campione del mondo, è stato il Principato. Con il Monaco infatti, Mbappè ha giocato subito, senza paura, senza attendere che maturasse o altre sciocchezze che ci inventiamo in Italia per non far giocare i nostri talenti. Il suo esordio avviene precisamente nella stagione 2015/2016, precisamente il 2 dicembre del 2015 nell’1-1 dei monegaschi contro il Caen.
Gli bastarono 2 minuti per mostrare a tutto il pubblico presente il suo valore. Successivamente 20 minuti contro il Saint Etienne e poi la prima da titolare nello 0-0 contro il Nantes il 28 febbraio 2016 dopo aver realizzato, solo 1 giornata prima, il suo primo storico gol in carriera in un campionato professionistico contro il Troyes.
Primo gol in Champions e quei 15 gol al suo secondo anno con i monegaschi
Non trascorse dunque molto tempo prima che il Monaco decidesse di integrarlo in pianta stabile nella prima squadra. La stagione 2016/2017 infatti è stata poi quella dei record in cui Mbappè ha saputo mettere a frutto tutti gli insegnamenti dell’annata precedente riuscendo a realizzare ben 15 gol in 29 presenze più 11 assist. Numeri da paura se si considera che non era ancora maggiorenne. Prestazioni, velocità e capacità di saltare l’uomo tra le sue doti migliori che hanno portato pian piano Mbappè ad esordire anche nell’Olimpo del calcio dei grandi, ovvero in Champions League in cui ha esordito ufficialmente il 27 settembre del 2016 contro il Bayer Leverkusen.
Ma l’emozione più grande è stata senza dubbio quella del suo primo gol da professionista in Champions. Quale occasione migliore se non quella degli ottavi d’andata terminati 5-3 in favore del Manchester City in casa dei ‘Citizens’, dove in coppia con Falcao ha tramortito Gaurdiola. Ne seguirono poi altri 5 per un totale di 6, di cui uno anche alla Juventus in semifinale.
Il passaggio al Psg a cifre da fantascienza e una stagione da record
Ormai tutti conoscevano il suo nome, le sue qualità e soprattutto la sua età, dettaglio da non sottovalutare quando si vuole investire su un giovane di questo calibro. E allora ecco che l’investimento record l’ha effettuato proprio la grande rivale del Monaco, ovvero il Psg degli sceicchi che con un assegno di riscatto pari a 135 milioni di euro, si è assicurato uno dei più grandi top player del calcio moderno. Uno dei prossimi campioni dopo l’era di Messi e Cristiano Ronaldo.
La sua prima stagione a Parigi si è conclusa già con 21 gol di cui 4 in Champions, 4 in Coupe de France e 13 in Ligue 1 più 8 assist e 8 tra coppe e Champions. Bottino niente male per uno che come prima esperienza in una big ha giocato con gente del calibro di Cavani, Neymar e Di Maria. Nel frattempo però, Deschamps lo osservava e ha creduto sempre di più che quel ragazzino non andava aspettato, ma sfruttato subito per puntare a qualcosa di grande in vista dei Mondiali russi.
‘Pallone d’Oro’: ora non è più solo un sogno
Poco tempo per capire cosa gli stesse accadendo attorno, poco tempo per capire che la maglia della Nazionale la stesse davvero indossando. Nell’Under 14 ha esordito per la prima volta per sole 2 volte nel 2014 prima di passare prima all’Under 19 dove in 11 presenze con la maglia della sua Francia ha realizzato anche 7 gol e poi direttamente alla Nazionale maggiore saltando completamente l’Under 20. Con la ‘vera Nazionale’ Mbappè ha messo a segno ben 7 gol in 21 presenze e pensate che il suo esordio è avvenuto soltanto lo scorso anno, precisamente il 24 marzo del 2017.
Dopo un anno e pochi mesi dopo, ha potuto incredibilmente alzare la coppa del mondo vinta contro la Croazia sotto la pioggia di Mosca. Il mondo intero però, ha ancora negli occhi quegli scatti mostruosi e stratosferici fatti vedere contro l’Argentina che ad oggi, dopo aver alzato la coppa al cielo, lo avvicinano sempre più ad un ‘Pallone d’Oro’ che a neanche 20 anni potrebbe essere subito realtà e non più soltanto un sogno.