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Perché a Eindhoven il posto numero 43 è sempre libero, vi spieghiamo la storia

Nella sezione D, al numero 43 della fila 22 c’è un seggiolino che dal 2005 il PSV Eindhoven ha riservato per sempre al figlio del co-fondatore Philips. Mr. Frits aveva dato il calcio d’inizio alla partita che ha inaugurato lo stadio del club olandese, che era situato proprio dove è adesso, e fino a quando è rimasto in vita ha continuato a vedere le partite della sua squadra in mezzo alla gente comune.
A cura di Vito Lamorte
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Il Philips Stadion è il fortino del PSV Eindhoven e con i suoi 35.119 posti riesce ad essere sempre importante per le gare casalinghe del club soprannominato "Gloeilampen" (lampadine). Uno di questi posti, però, rimarrà sempre vuoto nella sezione D: il numero 43 della fila 22 è il seggiolino che dal 2005 il club olandese ha riservato per sempre, mettendoci anche una targa, a Frits Philips, figlio del co-fondatore del colosso elettrico olandese che ha sede proprio a Eindhoven.

Frits era un grande tifoso del PSV e a 5 anni, nel 1911, aveva dato il calcio d’inizio alla partita che ha inaugurato lo stadio del club, che era situato proprio dove è adesso, e fino a quando è rimasto in vita ha continuato a vedere le partite della sua squadra in mezzo alla gente comune nonostante non gli mancassero né le possibilità economiche per acquistare un posto nella tribuna delle autorità né i meriti per sedere tra le persone più importanti. A lui piaceva così, stare tra le persone nomarli e vivere le emozioni del calcio in mezzo ai supporter che non potevano permettersi posti più nobili. Mr Frits è sempre stato molto dalla città di Eindhoven e che sia Eredivisie o Champions, quel sediolo attenderà sempre lui.

Il nonno di Frits, l'eroe di guerra

Mister Frits Philips, che è scomparso all’età di 100 anni il 5 dicembre 2005, era parente di Karl Marx: il filosofo-economista, nonché ideatore del Capitale e del Manifesto del Partito Comunista, era il cugino del nonno Frederik Jacquesse, che si guadagnò il suo posto nella storia con azioni davvero importanti visto che durante la seconda Guerra Mondiale e l’occupazione nazista salvò 382 ebrei dalla deportazione riuscendo a convincere i tedeschi che erano necessari per non fermare la produzione nella sua fabbrica, che veniva sfruttata da Adolf Hitler come base.

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