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Palermo, Zamparini esagera: “Iachini è un deficiente”

Dopo le dimissioni del tecnico, il presidente rosanero toglie il piede dal freno e commenta a modo suo la decisione dell’allenatore: “Non so perché si è incazzato. E’ impazzito, non è più lui”.
A cura di Alberto Pucci
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Chi pensava di aver visto e sentito tutto, si sbagliava di grosso. Maurizio Zamparini ci è cascato nuovamente, anche se questa volta è stato direttamente l'allenatore a dargli il benservito. I tifosi del Palermo si aspettavano l'ennesimo "tsunami" sulla panchina rosanero dopo la sconfitta di Milano contro l'Inter. Maremoto che, puntuale, ha scosso lo stupendo litorale siciliano dopo le inaspettate dimissioni di Beppe Iachini. Una decisione, quella del tecnico marchigiano, che ha letteralmente fatto saltare i nervi a Maurizio Zamparini. Il presidente del Palermo, intervenuto in collegamento telefonico con il programma di Radio 24 "La Zanzara", non ci ha pensato due volte prima di sparare a zero contro il suo ex allenatore: "Iachini è impazzito, non vuol dialogare con la società e non so perché si sia cosi incazzato – ha tuonato Zamparini – Avrà i suoi motivi ma è un deficiente, mette male la squadra in campo e ha una mentalità da perdente. Perché devo avere una squadra e stare zitto?".

Il turpiloquio del presidente

Incalzato dai conduttori del programma radiofonico, il patron siciliano non è riuscito a mordersi la lingua prima di parlare: "Stiamo cercando di fermarlo insieme ai giocatori, ma lui se ne vuole andare – ha continuato – Nelle ultime 13 ha fatto una media di 0,7 punti a partita e non accetta nemmeno che gli diciamo, ‘"Cerca di mettere bene la squadra in campo". Un proprietario non può parlare della sua squadra? Ma siamo impazziti? Evidentemente non gliene frega niente e, dato che è in scadenza di contratto, avrà anche già un accordo con un'altra squadra. E' un anno così. Schelotto è andato al Boca, Iachini andrà via. Mancano solo le mie dimissioni. Sono in difficoltà, ora devo sentire Ballardini e capire se accetta di tornare". Dopo lo scontro con un tifoso in mattinata ("Meglio in Serie C piuttosto che in Serie A in questo modo con te. Devi andare via, Palermo non ti vuole più"), il presidente siciliano ha allontanato lo spettro della retrocessione: "In Serie B non andremo e sono sicuro che arriveremo sette punti sopra il Frosinone – ha concluso – Loro, però, corrono e hanno giocatori da serie B mentre noi abbiamo giocatori da serie A".

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