30 CONDIVISIONI

Pagellone della quarta giornata di Champions League 2018-19

Top, rimandati e flop del quarto turno Champions. Liverpool e Juventus sono le grandi deluse di questa quarta giornata di Champions League. Continua invece il buon momento delle altre italiane che ottengono due pareggi e una vittoria. Affermazione fondamentale per l’Atletico Madrid. Straripanti il Manchester City di Guardiola e il Real Madrid del neoallenatore Santiago Solari. Pareggi amari per Lione e Benfica. Disastro Monaco. Protagonista in negativo l’arbitro ungherese Viktor Kassai: Sterling simula, lui abbocca e concede un rigore totalmente inventato al Manchester City.
A cura di Michele Mazzeo
30 CONDIVISIONI

Terminata con tanti gol spettacolari, tanti record e diverse sorprese la quarta due giorni di questa Uefa Champions League 2018/19, fra vittorie schiaccianti, in rimonta, o all’ultimo respiro ed una Italia che, nonostante la sconfitta della Juventus, prolunga il suo buon momento, è tempo di bilanci, di giudizi e, pure, del quarto “pagellone internazionale” di questa avvincente e spettacolare manifestazione con promossi, rimandati e bocciati del terzo turno della coppa più prestigiosa del Vecchio Continente.

Immagine

Promosse

Roma vittoria a Mosca con vista sugli ottavi

Quando sente aria di Champions League la Roma si trasforma e così, senza non poche difficoltà, i giallorossi a Mosca vengono a capo di una fondamentale partita contro il CSKA aprendosi così le porte per quella che sarebbe la quarta qualificazione agli ottavi di finale nelle ultime cinque edizioni (potrebbero infatti anche perdere entrambi i restanti match se i russi non dovessero fare bottino pieno contro Viktoria Plzen e Real Madrid). Rinnoviamo il nostro consiglio a Monchi e Pallotta: fate ascoltare l’inno della Champions ai calciatori anche prima delle partite di campionato. Non si sa mai.

Il carattere dell’Inter

Non per il risultato (un pareggio che comunque agevola i nerazzurri nella lotta per il secondo posto), ma più per il modo in cui è stato ottenuto. È per questo che abbiamo deciso di promuovere l’Inter di Luciano Spalletti dominata per quasi tutta la gara da un Barcellona nettamente superiore, ma in grado di non crollare e riuscire a trovare energie e consapevolezza, fin lì latitanti a San Siro, per raggiungere in extremis un pari tanto prestigioso quanto importante in chiave qualificazione.

Immagine

Il Real Madrid ritrova vittoria, gol e campioni

Per quanto il Viktoria Plzen non fosse di certo un avversario irresistibile, era importante per il Real Madrid ripartire con il piede giusto in Champions League dopo l’avvicendamento in panchina tra Lopetegui e Solari. Farlo con una prova di forza devastante, ritrovando quei campioni (Benzema, Bale e Kroos su tutti) che sembravano ormai smarritisi dopo l’addio di Cristiano Ronaldo e Zinedine Zidane, è sicuramente il modo migliore per avviare la rinascita.

È tornato l’Atletico Madrid del Cholo

Dopo la batosta subita in Germania per mano del Borussia Dortmund, la gara di ritorno contro del Wanda Metropolitano contro gli stessi tedeschi non si preannunciava di certo semplice per l’Atletico Madrid del Cholo Simeone chiamato a vincere per non complicare il passaggio del turno. Detto, fatto: i colchoneros, nonostante le pesanti assenze di Godin e Diego Costa, impongono la prima sconfitta stagionale ai gialloneri (agganciati in vetta alla classifica del girone) convincendo anche sul piano del gioco rendendo praticamente inoffensivo un attacco che prima di questo match viaggiava con una media stratosferica di quasi 3 gol a partita.

Rimandate

Pareggio con rimpianti per il Napoli

Se ad inizio stagione ci avessero detto che avremmo rimandato il Napoli per un pareggio con il Psg di Neymar, Mbappé, Cavani, Buffon e Thiago Silva, probabilmente ci saremmo dati del “matto” da soli. Ma la crescita esponenziale in termini di forza e di consapevolezza dei propri mezzi avuta dalla compagine partenopea, soprattutto in Europa, con l’arrivo in panchina di Carlo Ancelotti non può non farci pesare diversamente il fatto che nelle due gare con i parigini, in cui i campani per quanto fatto vedere sul campo nel corso dei 180’ avrebbero probabilmente meritato 6 punti, ne hanno raccolti invece soltanto due di punti complicando una qualificazione che all’89’ della gara del Parco dei Principi sembrava quasi in cassaforte. Il giudizio su una squadra va espresso anche tenendo conto delle potenzialità di una squadra, se quest’ultime aumentano, di conseguenza ad aumentare sono anche le aspettative.

Immagine

Bocciate

‘Harakiri’ Lione

Qualificazione agli ottavi e vittoria incredibilmente gettate al vento dal Lione di Bruno Genesio. I transalpini che fino al 64’ si trovavano in vantaggio di due gol e di un uomo sull’Hoffenheim (successo che data la debacle dello Shakhtar sul campo del Manchester City avrebbe avvicinato tantissimo il passaggio del turno) si sono invece fatti incredibilmente rimontare sul 2-2 dai tedeschi complicando di fatto il discorso qualificazione con i teutonici che adesso diventano avversario diretto per il secondo posto nel girone.

Juventus tradita dalle sue ‘certezze’

Prima sconfitta e prima bocciatura stagionale per la Juventus di Massimiliano Allegri. I bianconeri nella sfida casalinga contro il Manchester United di José Mourinho dominano per 80’ minuti, passano in vantaggio con un bellissimo gol di Cristiano Ronaldo e poi sprecano in diverse occasioni la rete del possibile 2-0.  Poco male se non fosse che una delle poche mosse sbagliate da Allegri da allenatore della Vecchia Signora (fuori un ottimo De Sciglio per Barzagli e passaggio alla difesa a tre) e due distrazioni della retroguardia juventina regalano ai Red Devils un incredibile vittoria in rimonta. Sconfitta per fortuna della Juventus quasi del tutto indolore (basterà un pareggio nel prossimo turno con il Valencia per centrare l’aritmetica qualificazione agli ottavi di finale), ma che macchia un cammino fin qui quasi impeccabile tradita proprio da quelle che di solito invece sono proprio le sue armi in più, ossia l’attenzione difensiva e la lettura perfetta delle gare da parte del suo allenatore.

Debacle Liverpool

Doveva essere un turno decisamente agevole per il Liverpool di Jurgen Klopp ospite di una Stella Rossa che, pareggio iniziale contro il Napoli a parte, non aveva di certo dimostrato granché in questa edizione della Champions League. Per i Reds era l’occasione di staccare in classifica i partenopei e il Psg scontratisi tra di loro nel match del San Paolo e invece a gioire al Marakanà sono stati proprio i serbi che approfittando di una prova opaca degli inglesi, guidati da un irriconoscibile Salah, si sono iscritti anche loro alla corsa per i due posti che danno l’accesso agli ottavi di finale in quello che è adesso il girone più equilibrato dell’intera Champions League.

Il Monaco cola a picco

Continua la disastrosa annata del Monaco. Nemmeno l’arrivo in panchina di una vecchia gloria del club monegasco come Thierry Henry è riuscito ad invertire la rotta della compagine del Principato che nella quarta giornata viene demolita in casa propria dai belgi del Club Brugge e si ritrova già eliminata quando ancora mancano due turni da disputare. Per i biancorossi si tratta della 15a gara consecutiva senza vittorie in tutte le competizioni.

Chance sprecata per il Benfica

Quella casalinga con l’Ajax era certamente una gara da vincere a tutti i costi per rilanciare le proprie ambizioni di qualificazione al turno successivo, e invece il Benfica di Rui Vitoria passato in vantaggio si è fatto raggiungere sul pareggio dai Lanceri sprecando così la possibilità di tornare in corsa ed evitare la sempre più probabile seconda eliminazione consecutiva nella fase a gironi della Champions League.

Errore ridicolo per Kassai

Episodio davvero clamoroso, ai limiti del ridicolo, all'Etihad Stadium di Manchester durante il match che ha visto il City di Guardiola demolire con un tennistico 6-0 lo Shakhtar Donetsk. Protagonista in negativo l’arbitro ungherese Viktor Kassai che al 24’ ha concesso un rigore totalmente inventato ai padroni di casa: Raheem Sterling entra nell’area avversaria e cade a terra dopo essere visibilmente inciampato nel terreno, col difensore avversario ad un metro di distanza, ma tra l’incredulità generale il direttore di gara concede comunque il penalty agli inglesi (poi segnato da Gabriel Jesus per il 2-0) senza che nessuno dei suoi assistenti gli segnalasse la palese svista. Chissà se questo clamoroso errore servirà almeno a convincere i vertici Uefa ad adottare il Var anche nella massima competizione europea?

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views