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Nuovo allenatore della Juventus, perché Adidas può portare Pep Guardiola a Torino

Nelle ultime ore le fibrillazioni in Borsa hanno accompagnato le voci di un possibile arrivo di Pep Guardiola alla Juventus. Allo stato dei fatti però il club ha in pugno l’accordo con Maurizio Sarri che, ad oggi, è il candidato numero uno alla successione di Massimiliano Allegri. Il tecnico catalano resta il ‘piano a’, il sogno della ‘vecchia signora’ che la Casa tedesca può rendere possibile finanziando l’operazione e muovendosi direttamente anche per battere la concorrenza.
A cura di Maurizio De Santis
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La Juventus ha in pugno l'accordo con Maurizio Sarri che, ad oggi, è il candidato numero uno alla successione di Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano ha chiesto al Chelsea di essere liberato dal contratto che lo vincola fino al 2021, facendo così un altro passo verso il ritorno in Italia: questa volta a Torino, sulla panchina della squadra alla quale due anni fa contese lo scudetto nel duello a distanza che, di fatto, si concluse con la sconfitta del Napoli a Firenze. Un indennizzo di 6, massimo 7 milioni agevolerà la risoluzione del rapporto, poi potrà tuffarsi nella nuova avventura.

Il clamoroso scenario da sogno: Guardiola alla Juventus

Tutto fatto? Così sembra ma c'è ancora uno scenario clamoroso che si staglia all'orizzonte. L'arrivo di Pep Guardiola alla corte della ‘vecchia signora' per quello che è sempre stato considerato il ‘piano a', l'obiettivo numero uno da parte di Andrea Agnelli. Nonostante le smentite, le voci dell'ultima ora hanno fatto schizzare di nuovo il titolo dei bianconeri in Borsa, un segnale di come in realtà gli investitori abbiano fiutato che il discorso tra il tecnico catalano, il club piemontese e il Manchester City non sia del tutto chiuso. Sostenibilità dell'operazione e il ruolo di sponsor forti (Adidas e Maserati) sono alla base della trattativa che ha alimentato l'euforia dei tifosi convinti che, dopo il colpo Cristiano Ronaldo, la dirigenza di prepari a far saltare il banco anche con l'ingaggio dell'ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco.

Pochettino al City, Pep in Italia

Anche il Sole 24 Ore, giornale economico, ha provato a spiegare le fibrillazioni degli investitori dando una lettura ‘possibile' di quel che sta accadendo in queste ore. Una lettura che va ribadire quanto al momento sembra fantamercato che regge solo sull'interpretazione di alcuni segnali… a cominciare dalla posizione di Mauricio Pochettino e dalle affermazioni fatte a pochi giorni dalla finale di Champions contro il Liverpool: ovvero, che il suo futuro potrebbe non essere più tra le fila degli Spurs ma altrove. In Serie A? Forse… considerato che anche il suo nome è stato accostato alla Juventus ma sono altissime le probabilità che non si muova dalla Premier accomodandosi sulla panchina di Manchester al posto di Pep.

Adidas vs Puma, l'affare Guardiola è anche questione di brand

Ingaggio da 25 milioni a stagione. E' questa la cifra circola sull'importo dello stipendio di Guardiola dovrebbe guadagnare a Torino. Come farà la Juventus a sostenere un costo del genere? Come verrebbe finanziato un affare di tale portata? L'aiuto robusto degli sponsor diventa imprescindibile e in questa operazione – è la tesi de Il Sole 24 ore – a giocare un ruolo decisivo sarebbe l'Adidas decisa a muoversi direttamente per battere la concorrenza della Puma (già in trattativa con l'allenatore spagnolo).

Cosa succede a Sarri nel triangolo con Pep e Pochettino

Cosa accadrebbe a Sarri se il domino d'incastri tra Manchester City, Tottenham e Juventus confermasse lo scenario clamoroso di scambi? L'attuale allenatore del Chelsea resterebbe spiazzato, con la possibilità di trovarsi senza panchina (i Blues hanno pensato a Lampard per il futuro) oppure di restare esattamente dov'è adesso (nel caso i vertici di Stamford Bridge puntassero i piedi e decidessero di confermargli la fiducia alla luce dei risultati ottenuti al primo anno). Il tecnico toscano rischia di perdere tutto? Non esattamente perché in Italia – al di là della Juventus – non mancano di certo gli estimatori.

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