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Non c’è pace per Sergio Ramos: il difensore costretto a cambiare numero telefonico

Il difensore del Real Madrid è sotto il tiro della critica per il fallo commesso su Salah nella finale di Kiev. Dopo le molte minacce ricevute sui social, il giocatore è stato tempestato di telefonate intimidatorie e ha dovuto chiedere di cambiare numero per evitare ulteriori problemi a pochi giorni dall’inizio del Mondiale in Russia.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante la Champions League vinta pochi giorni fa a Kiev, e l'imminente Mondiale da giocare con la nazionale spagnola, per Sergio Ramos sono giorni difficili. Il 32enne difensore del Real Madrid, sta infatti pagando a caro prezzo il fallo che ha provocato l'infortunio di Mohamed Salah nella finale giocata contro il Liverpool. Oltre alla critiche furiose arrivate a mezzo stampa, il giocatore spagnolo è infatti finito nel mirino dei tifosi egiziani e non.

Una rabbia collettiva, che ha costretto Sergio Ramos a prendere i primi provvedimenti. Come ha rivelato il quotidiano spagnolo "Come", il madridista avrebbe infatti chiesto di cambiare numero telefonico per le continue minacce ricevute al telefono nei giorni scorsi. Accuse e intimidazioni che sono continuate anche sui social, dove Ramos è stato preso di mira con parole particolarmente pesanti.

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La mossa vietata

Dopo che la stampa egiziana lo aveva definito "il macellaio", il giocatore è quindi passato alle decisioni drastiche per evitare di rendere ancora più insostenibile il clima attorno a lui a pochi giorni dall'esordio mondiale della Spagna: il 15 giugno a Sochi, contro il Portogallo dell'amico e compagno Cristiano Ronaldo. La scelta di cambiare numero telefonico, è tra l'altro arrivata dopo l'iniziativa di un avvocato egiziano che, come hanno riportato i tabloid inglesi, ha deciso di citare a giudizio il difensore e chiedergli un indennizzo di un miliardo di euro per "danni fisici e psicologici".

Come se non bastasse, nelle ultime ore è uscita allo scoperto anche l'unione europea di Judo, che sui suoi profili social ha contestato il fallo dello spagnolo nei confronti di Salah: "Il blocco del braccio è una tecnica vietata nel judo in quanto pericolosa, ma nel calcio è buona per vincere la Champions League". Un post che ha fatto venire alla luce anche un precedente a molti sfuggito: un intervento simile, effettuato su Dani Alves nella finale di Cardiff contro la Juventus.

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