Neymar, Barcellona pronto a denunciare il Paris Saint-Germain
Mentre in Italia Pallotta spara a zero contro il Milan, in Europa c'è chi è pronto a spendere più di quello che ha speso il club rossonero e addirittura per un solo giocatore. Il possibile colpo di mercato che porterebbe Neymar a Parigi, sta già facendo discutere l'intero mondo del calcio: diviso tra chi è rimasto a bocca aperta di fronte alla notizia e chi si è indignato per la valanga di soldi che il Paris Saint-Germain sarebbe disposto a mettere sul piatto per il brasiliano.
La potenza economica di Nasser Al-Khelaïfi
Alla ricca proprietà qatariota del Psg, basta un click per acquistare Neymar. Una frazione di secondo per muovere 222 milioni di euro: la clausola rescissoria imposta dal Barcellona nel 2016, quando il brasiliano prolungò il suo contratto fino al 30 giugno 2021. Di fronte a tale cifra, tutti i tifosi del Barça si sono sentiti al sicuro fino a pochi giorni fa. L'ingresso in scena di Nasser Al-Khelaïfi, presidente del Psg, ha però cambiato le carte in tavola e reso possibile il trasferimento del secolo.
La rabbia del Barcellona
Nonostante il diretto interessato abbia già dato chiari segnali di voler lasciare la Spagna, dalla dirigenza del Barcellona non hanno nessuna voglia di arrendersi. Josep Maria Bartomeu, numero uno del club catalano, ha prima avvisato il collega parigino ("Se il Psg vuole Neymar paghi fino all'ultimo centesimo") e poi masticato amaro quando dalla Francia hanno fatto "spallucce" di fronte al guanto di sfida lanciato. Al-Khelaïfi è pronto, i soldi pure. E Neymar ha già il biglietto aereo per Barcellona in mano.
Perché il Psg rischia la denuncia
L'ultima chance per fermare Neymar, si chiama Fair Play Finanziario. Dalla Spagna sarebbero infatti pronti a denunciare il ricco club transalpino. Secondo il Barcellona e la stessa lega calcio spagnola, il Paris non potrebbe permettersi, secondo le leggi del Fair Play Finanziario, di spendere 222 milioni: soldi che avrebbero un'origine esterna al club e che violerebbero il limite imposto dalla Fifa. "Hanno infranto le norme del FPF e le norme sulla concorrenza dell'Unione Europea – ha fatto sapere il presidente della lega calcio spagnola, Javier Tebas – Se non sarà aperto nessun fascicolo contro loro, ci rivolgeremo ai tribunali svizzeri sulla concorrenza e, se dovesse servire, anche a quelli spagnoli e francesi".