Nazionale, Tavecchio si gioca la riconferma con Ancelotti e le riforme
L'unico che ha pagato a caro prezzo, l'incredibile eliminazione mondiale degli Azzurri, è per il momento il solo Gian Piero Ventura. Colui che è a capo della federazione, ovvero Carlo Tavecchio, potrebbe invece salvarsi dal terremoto che ha colpito la Figc dopo il triplice fischio finale di San Siro. Indicato da tutti come uno dei principali colpevoli, il presidente federale non vuole infatti mollare la poltrona ma, anzi, rilanciare e presentare un piano per ottenere il consenso e la conseguente riconferma.
Il pacchetto di riforme
Oltre all'arrivo di un nuovo commissario tecnico, Tavecchio proporrà anche e soprattutto quelle riforme di cui tanto si è discusso prima del flop azzurro. La riunione del consiglio federale, già messa in agenda per l'inizio della settimana prossima, sarà dunque decisiva per conoscere la nuova strategia dell'attuale numero uno del calcio italiano, nonché presidente (commissariato) della Lega di Serie A. Forte dell'appoggio di molti presidenti proprio del massimo campionato, Tavecchio presenterà ai vertici della federazione un pacchetto di riforme. In pratica le stesse che presentò in occasione della sua vittoria contro gli sfidanti Albertini e Abodi, e che mai sono diventate operative.
Il "format" dei campionati
In attesa di definire l'accordo con Carlo Ancelotti (tutt'altro che semplice, per le giuste pretese del tecnico di Reggiolo), il capo della Figc pare ora intenzionato a dar retta a chi da sempre chiede una rifondazione totale del nostro calcio. I punti fondamentali del documento di Tavecchio, potrebbero così includere anche la tanto attesa riforma dei campionati: tema tanto dibattuto nei mesi scorsi, specialmente per la Serie A. In molti vorrebbero tornare alle 18 squadre, ma difficilmente il massimo campionato cambierà "format". Più probabile, invece, che si faccia qualcosa per la B e la C.
Le altre "idee" del presidente federale
Oltre alle eventuali modifiche ai campionati, Tavecchio parlerà anche di cambiamenti sostanziali per il semiprofessionismo, della cura dei vivai, del tetto agli extracomunitari, delle seconde squadre, delle iscrizioni ai campionati (che potrebbero essere più severe) e delle infrastrutture. Basteranno questi punti per calmare le acque, allontanare le critiche e ottenere una nuova fiducia? Lo sapremo soltanto dopo la riunione del consiglio federale di lunedì prossimo.