Napoli-Juve, Insigne vs Dybala: il Magnifico e la Joya, sfida da 300 milioni
L’attesa è finita. Oggi è il grande giorno del match di cartello che allo stadio San Paolo metterà l’una di fronte all’altra il Napoli di Maurizio Sarri e la Juventus di Massimiliano Allegri rispettivamente prima e terza in Serie A dopo 14 giornate di questa stagione 2017/18. Una sfida che nelle attese promette spettacolo dunque ma anche molto equilibrata tra i partenopei che sembrano finalmente aver trovato quella continuità (nel bel gioco ma soprattutto nei risultati) vero tallone d’Achille nel recente passato e i bianconeri che, contrariamente a quanto fatto fino allo scorso anno, si presentano sotto al Vesuvio con il miglior attacco del campionato (a discapito di una difesa meno solida).
Una sfida che quindi potrà essere decisa anche dalle giocate dei singoli, da quei giocatori di maggior talento come Lorenzo Insigne e Paulo Dybala che grazie alla loro qualità e alla loro tecnica possono far propendere da una parte o dall’altra l’ago della bilancia in questo attesissimo big match. In attesa di scoprire chi deciderà la gara di questa sera, mettiamo a confronto quanto fatto finora in stagione dallo scugnizzo di Frattamaggiore e dal chico di Laguna Larga.
Ruoli diversi, movimenti simili
Innanzitutto, partiamo dalle similitudini tattiche tra i due che, numeri alla mano, sono i veri catalizzatori della manovra offensiva delle rispettive compagini. Se è vero infatti che Insigne parte da sinistra per poi arrivare alla conclusione con il suo destro molto educato, è anche vero che il numero 24 in maglia azzurra spesso si ritrova a giostrare alle spalle del centravanti Mertens fungendo quasi da trequartista. Ruolo questo da cui parte invece Dybala che, a sua volta, però abbandona spesso la zona alle spalle di Higuain (o Mandzukic) spostando il proprio raggio d’azione sulla fascia destra con la stessa finalità del napoletano, ossia per accentrarsi e calciare in porta (in questo caso ad essere molto educato è il sinistro).
Dybala più bomber, Insigne più assist-man
E anche per quanto concerne i compiti svolti sul rettangolo verde dai due ci sono diverse analogie come ci spiegano i numeri messi in cantiere da entrambi in questo primo scorcio di stagione sia in campionato che in Champions League. Infatti, se da un lato l’argentino della Juventus nei 1.477’ giocati fin qui in stagione ha messo a segno un maggior numero di reti (12 contro le 7 del napoletano), dall’altro il talento azzurro, pur dispensando fin qui gli stessi passaggi chiave per i compagni (2,3 ad incontro) della Joya, ha fornito più assist (4 contro 2), creando anche un maggior numero di occasioni da rete (43 contro 34 dello juventino, forbice che si allarga se prendiamo in considerazione solo quanto fatto in Serie A: 41 per Insigne e solo 21 per Dybala).
Una ‘Joya’ al tiro ma troppe palle perse
Se la maggior prolificità dell’argentino si può spiegare con il fatto che il numero 10 bianconero va al tiro con maggiore frequenza e maggiore precisione rispetto all’esterno sinistro di Maurizio Sarri (4,8 tiri a partita con una percentuale di precisione pari al 56,5% contro il 53% dei 4,1 tiri per match effettuati dal campano che mediamente finisce nello specchio della porta avversaria), risulta invece meno evidente la differenza tra i due per quanto concerne la precisione nei passaggi (entrambi intorno all’85%) anche se lo juventino in questa stagione perde più palloni (2,1 ad incontro) del ragazzo di Frattamaggiore (1,66 a gara).
Lorenzo si sacrifica, Paulo fa il funambolo
Altra caratteristica che contraddistingue i due talenti di Juventus e Napoli è quella di essere molto abili nel saltare l’uomo creando così superiorità numerica in zona offensiva per la propria compagine. Ma anche in questo caso a sfruttare maggiormente la propria abilità è il trequartista di Massimiliano Allegri che mediamente tenta 2,4 dribbling a partita a dispetto dei “soli” 1,6 per match tentati da Insigne. Per Dybala una migliore percentuale rispetto al napoletano anche per quel che riguarda i duelli con gli avversari vinti (60% contro 50%). Maggiore invece il rendimento difensivo del nazionale azzurro che effettua 0,7 contrasti a gara essendo decisivo nella propria trequarti 1,25 volte ad incontro (0,4 contrasti e 0,7 interventi difensivi invece per il bianconero).
Insieme valgono circa 300 milioni di euro
Sono questi dunque i numeri più significativi di questa sfida nella sfida che questa sera andrà in scena allo Stadio San Paolo tra due dei principali protagonisti della nostra Serie A, che si distinguono anche in campo internazionale. Tant’è che sono due dei 4 calciatori del nostro campionato (gli altri sono Gonzalo Higuain e Mauro Icardi) che secondo il Cies, l’Osservatorio sul Calcio Europeo, in questo momento valgono più di 100 milioni di euro: precisamente 170,3 milioni l’argentino e 108,6 il napoletano. Adesso non ci rimane che attendere per goderci lo spettacolo.