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Napoli, perché Simone Verdi quando esulta fa la lettera L

Perché Simone Verdi dopo un gol esulta sempre mostrando la lettera L con pollice e indice della mano destra? Il motivo è in una dedica speciale. Ai tempi della sua militanza nella Primavera del Milan l’ex Bologna venne soprannominato “Verdinho” proprio per la sua grande ammirazione per il “Gaucho” Ronaldinho. Perché indossa la maglia numero 9? In onore del fenomeno Ronaldo, ex Inter.
A cura di Alberto Pucci
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Gol al Torino, corsa sotto la Curva dei tifosi, mano destra alzata a mostrare il segno della lettera L. Ma cosa vuol dire quella lettera per il numero 9 degli azzurri? E' dedicata speciale… un modo per ricordare la sua fidanzata, Laura, in un momento di gioia. Scopriamo ancora qualcos'altro sulla punta partenopea. Napoli e Simone Verdi: un matrimonio annunciato da tempo e celebrato dopo una lunga trattativa e un no che arrivò a gennaio per diventare sì a giugno. Per la gioia di Carlo Ancelotti, l'attaccante lombardo è infatti diventato un giocatore azzurro ed è pronto a consacrarsi grande campione in una piazza importante come quella partenopea. Dopo l'accordo con il club di Aurelio De Laurentiis, il venticinquenne nato nell'Oltrepo Pavese era dunque atteso dalla curiosità del popolo del San Paolo, che non vedeva l'ora di conoscere a fondo il giocatore a disposizione del nuovo tecnico emiliano.

Ancelotti e Simone Verdi si ritrovano entrambi a Napoli, dopo aver conosciuto a fondo ogni angolo di Milanello. Nel 2003, mentre il tecnico guidava la squadra verso la vittoria di Manchester in Champions League, l'allora undicenne Verdi arrivava nel centro sportivo rossonero dopo l'acquisto per 500 euro dalla società dilettantistica dell’Audax Travacò. Un trasferimento importante, nonostante la sua fede interista e quella sorta di venerazione per il "fenomeno" Ronaldo: dimostrata poi in passato con la scelta della maglia numero 9.

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L'amore per Ronaldinho e per Laura

Prima di arrivare a giocare con la Primavera milanista, Simone Verdi si divertì a fare il raccattapalle a San Siro. Una gioia per gli occhi, soprattutto per chi stravedeva anche per un altro grande attaccante dell'epoca: Andriy Shevchenko. Dopo Sheva venne però il turno di Ronaldinho. Il brasiliano divenne un punto di riferimento per Simone che, ai tempi della sua militanza nella Primavera, venne soprannominat0 "Verdinho" proprio per la sua grande ammirazione per il "Gaucho".

L'attaccante sul quale ha già dimostrato di contare il nuovo commissario tecnico azzurro, Roberto Mancini, è arrivato dunque a Napoli dopo la sua definitiva esplosione a Bologna: una città che oltre ad avergli regalato la fama sportiva, gli ha fatto anche conoscere l'amore. Il nuovo giocatore del Napoli fa infatti coppia fissa con Laura: avvenente ragazza conosciuta al centro Isokinetic di Casteldebole. Figlia di uno dei fondatori del centro e responsabile marketing per l’azienda di famiglia, è a lei che Simone dedica ogni suo gol con l'ormai famosa esultanza con la lettera "L".

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