Napoli, Aurelio revolution: via Benitez e Bigon, in bilico Higuain e Callejon
Due indizi fanno una prova… talvolta, ne bastano anche meno per decretare le sorti di una persona. Nel caso del Napoli e di Bigon, a margine di una stagione che ha riservato più amarezze (finale mancata in Europa League, fuori dalla Coppa Italia, quarto posto in campionato) che soddisfazioni (la vittoria della Supercoppa italiana a Doha contro la Juve), la strada è tracciata. Anzi, quelle del club azzurro e del direttore sportivo da sei anni all'ombra del vesuvio sono destinate a divergere. Due indizi fanno una prova… la gestione diretta da parte di De Laurentiis dell'operazione Valdifiori e del possibile ritorno di Pepe Reina tra i pali (a lui verrebbe affiancato Sepe, al rientro da Empoli) sono un segnale forte. Due indizi fanno una prova… la figuraccia di Parma (non solo per l'approccio alla partita e il risultato del campo) e il naufragio in Coppa a Kiev oltre ad aver segnato la fine dell'esperienza Benitez, con ogni probabilità, hanno messo la parola ‘the end' anche in calce a quella del dirigente.
Sarà rivoluzione, almeno questo si percepisce nell'aria: a cominciare dall'arrivo in panchina di un allenatore – Mihajlovic – che cavalcherebbe il pubblico del San Paolo come una tigre (nelle ultime ore, però, è spuntato anche il nome di Emery del Siviglia) e dal decisionismo del presidente che – a prescindere da quale sarà l'esito della stagione quando mancano poche giornate e c'è una piccola speranza di agganciare la Champions – ha idee già chiare sul futuro. Il pranzo di sabato mattina con la squadra è servito a serrare i ranghi nel tentativo di salvare il salvabile, provare l'assalto a quella zona Champions sfuggita di mano per una serie incredibile di occasioni sprecate. Poi, a dado tratto, si faranno i conti.
Addio Benitez, certo, ma con lui e Bigon (che sembra diretto verso l'Hellas Verona) potrebbero essere anche altri i protagonisti ad abbandonare il club partenopeo come Albiol, Callejon e Higuain sia perché in qualche modo legati alla figura del tecnico spagnolo sia perché l'eventuale cessione di questi ultimi due porterebbe nelle casse del Napoli capitali freschi da reinvestire e colmare quelle lacune lasciate dalla mancata partecipazione alla Coppa dalle grandi orecchie per la seconda annata consecutiva.