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Nainggolan: “Io, definito top player ma fatto fuori da 2 Mondiali per pregiudizio”

Il centrocampista belga della Roma si sfoga dopo la notizia della mancata convocazione per la Coppa in Russia: “Sono stanco di essere sempre rappresentato come un cattivo ragazzo. Pensate che tutti i calciatori siano bravi ragazzi? Non me ne vergogno ma voglio essere giudicato per le mie prestazioni, non per quello che faccio fuori dal campo. E cosa avremmo dovuto dire di Maradona?”. E riceve i saluti di Mertens su Instagram.
A cura di Maurizio De Santis
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E' stato fatto fuori per com'è fuori dal campo non per questioni tattiche. Radja Nainggolan non usa giri di parole per commentare l'esclusione dai convocati del Belgio per il Mondiale in Russia. E' successo per la seconda volta, "un record da Guiness dei primati"… commenta con amarezza il calciatore che arriva perfino a citare Maradona (non sempre integerrimo lontano dal rettangolo verde) per perorare la propria causa. Cosa può aver mai fatto di male da essere ‘tagliato' di nuovo dall'avventura iridata? Possibile che un centrocampista che riscuote consensi a livello internazionale non trovi spazio nel gruppo dei ‘diavoli rossi'? Sì, ed è solo questione di pregiudizio come spiegato nell'intervista/sfogo al sito belga hln.be confermando anche l'incontro avuto con il ct, Martinez.

Sono stufo di essere sempre rappresentato come un cattivo ragazzo – ha ammesso il ninja -. Pensate che tutti i calciatori siano bravi ragazzi? Non me ne vergogno ma voglio essere giudicato per le mie prestazioni, non per quello che faccio fuori dal campo. Dovremmo parlare in altro modo di Maradona per questo motivo? Andare al Mondiale era un mio sogno da bambino e ora mi è stato portato via.

Cosa gli ha detto il commissario tecnico? La comunicazione della cattiva notizia ha preso Nainggolan (quasi) in contropiede. Si aspettava che gli facesse raccomandazioni specifiche sul comportamento da tenere, che lo chiamasse a un maggiore senso di responsabilità, gli intimasse di fare il bravo… invece, s'è verificata l'ipotesi peggiore perché – com si dice – a pensar male spesso s'indovina…

Ci siamo incontrati domenica scorsa a Fiumicino – ha aggiunto il calciatore della Roma -. Pensavo che volesse discutere a quattr'occhi per farmi delle raccomandazioni e quando mi ha detto che sono un top player ma non mi avrebbe convocato per il Mondiale ci sono rimasto malissimo… sono arrivato in semifinale di Champions League e con la Roma ho giocato bene… cosa avrei dovuto fare di più? Mi ha parlato di esigenze tattiche, di scelte e per certi aspetti ho anche compreso le sue ragioni ma la realtà  è che ha avuto paura di avere problemi.

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Nel frattempo alcuni compagni di Nainggolan non hanno perso tempo per manifestare solidarietà al giocatore della Roma. Tra questi il suo connazionale e spesso avversario sui campi della Serie A Dries Mertens. Quest'ultimo in una story su Instagram ha postato un'immagine relativa ad un abbraccio tra i due con le parole: "Mi mancherai amico mio, ma spero di poterti rendere orgoglioso"

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