Moratti: “Sinisa persona serissima, dispiaciuto per lui”

Nessuna possibilità che torni al timone dell'Inter. Un abbraccio affettuoso a Mihajlovic. Stima ribadita a Mancini. Massimo Moratti ne ha per tutti e da Teheran, dove si trova al seguito della delegazione italiana assieme al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non si sottrae alle domande dei giornalisti sui temi più caldi del momento. A cominciare dalle voci che lo vorrebbero ancora una volta azionista di maggioranza e presidente del club nerazzurro con i cinesi e la Pirelli quali solide fondamenta del nuovo corso. "E' solo una suggestione giornalistica – ha ammesso l'ex numero uno -, l'Inter ha una sua proprietà, una sua direzione, suoi progetti. Non mi metterò mai d'ostacolo". Nessuna concessione nemmeno riguardo ai contatti con il gruppo Suning. "Non so molto al riguardo ma posso dire che si tratta di un gruppo sicuramente affidabile e che può contribuire a rafforzare la società. In ogni caso, è una trattativa che sta conducendo personalmente Thohir".

Fin qui le vicende societarie, il discorso poi scivola anche sugli allenatori. Primo riferimento all'ormai ex tecnico del Milan, Mihajlovic, licenziato nelle ultime ore dal Milan (al suo posto è stato chiamato Brocchi dalla Primavera). Moratti ha mostrato dispiacere per il serbo che all'Inter fu stretto collaboratore di ‘Mancio'. "Sinisa è una persona serissima che stimo molto. Purtroppo gli allenatori hanno vita dura e per lui sono dispiaciuto". Ultima riflessione dedicata a Roberto Mancini che all'Inter non ha vissuto di certo una stagione esaltante (la seconda consecutiva) e soprattutto avara di risultati in relazione agli investimenti fatti. "Mancini ha il sostegno di tutta la società – ha aggiunto l'ex presidente, Moratti – ha vinto lo scudetto all'ultimo minuto e credo sia lecito sempre attendersi qualcosa di buono da lui".