Mondiali, la storia di Kuipers: arbitro milionario grazie ai supermercati
Con l'introduzione ufficiale del Var, la figura degli arbitri è diventata ancora più importante anche in Russia. Le prime partite del Mondiale, hanno infatti visto protagonisti i migliori "fischietti" internazionali: tutti pronti a farsi aiutare dalla tecnologia video. Il quarantacinquenne Björn Kuipers, ha arbitrato in cinque gare e ha dovuto ricorrere al Var in occasione di Brasile-Costa Rica e di un presunto rigore su Neymar: prima concesso e poi tolto grazie al supporto video.
L'arbitro olandese è però finito sulle prime pagine dei giornali anche per la sua vita extra sportiva. Definito uno dei migliori direttori di gara in Olanda e in tutta Europa, Kuipers è famoso anche per essere un imprenditore di successo e per avere un conto corrente in banca di poco superiore ai 12 milioni di euro. Oltre agli introiti generati dalla Eredivisie e dalle competizioni Uefa, Kuipers ha infatti nella catena di supermercati "C100" la sua fonte di guadagno principale.
Le polemiche con Allegri
Comproprietario degli oltre 500 supermercati sparsi in tutta la nazione, l'arbitro può dunque godere del fatturato del suo impero e dei ritorni promozionali derivanti dalla sponsorizzazione sulla tuta della Red Bull di Max Verstappen. Reduce dall'apertura anche di una una bottega da barbiere, Kuipers è figlio d'arte e arbitra nel massimo campionato olandese dalla stagione 2004/05. In carriera ha inoltre diretto la finale di Champions vinta nel 2014 dal Real Madrid e quella di EL di quest'anno, più quella del 2013.
Come è spesso capitato a tutti gli arbitri, anche lui ha avuto in passato diversi problemi con allenatori e calciatori. Massimiliano Allegri è infatti tra coloro che hanno avuto da ridire su una sua direzione di gara. Nell'edizione 2011/2012 della Champions, quando il livornese sedeva sulla panchina rossonera, Kuipers fu il protagonista in negativo della sconfitta (con eliminazione) per 3-1 al Nou Camp. A pesare sull'esito dell'incontro furono 2 calci di rigori, di cui uno per una trattenuta di Nesta su Busquets che sollevò molte polemiche.