Mondiali, Diavoli Rossi da urlo: Hazard, Lukaku e Batshuayi mandano il Belgio agli ottavi
Pioggia e arcobaleno. Nel cielo moscovita ci sono i colori sgargianti di un Belgio bello come quel sole che accompagna le gocce sul campo. "Siamo contenti di essere diventati noiosi e vincenti", Martinez manda un messaggio al Mondiale e a tutti coloro che, in maniera indiretta, gli contestano l'assenza di Nainggolan. Seconda vittoria consecutiva e qualificazione agli ottavi di finale. Chi vorrà arrivare fino alla finale, dovrà sicuramente fare i conti con i "Diavoli Rossi".
Sulla rotonda vittoria (tutt'altro che noiosa) con la Tunisia, ottenuta nel secondo match del gruppo G, lo show del Belgio porta soprattutto la firma della micidiale coppia Hazard-Lukaku: devastante come tutto il reparto offensivo della formazione belga. Per avere ulteriori conferme, bisognerà però attendere la super sfida con l'Inghilterra (in programma il prossimo 28 giugno) che metterà in palio la testa del girone. La Tunisia, nonostante una partita ben giocata, saluta invece il Mondiale e aspetta l'ultimo incontro con Panama per raccogliere almeno una soddisfazione finale.
L'impronta di Lukaku
Reduce dalla larga vittoria contro Panama, anche il Belgio cerca il pass per gli ottavi di finale. Come ampiamente dimostrato dalle partite fino ad ora giocate in questo Mondiale, il problema principale per le "big" è quello di sbloccare il risultato. Una "missione" che Mertens e compagni risolvono in pochi minuti (rigore in avvio di Hazard e sinistro chirurgico di Lukaku), prima del ritorno immediato in partita della Tunisia con la capocciata di Bronn. Grazie alle tre reti, ma non solo, il primo tempo è uno spettacolo per gli occhi e diverte i tifosi dello "Spartak Stadium" di Mosca e quelli davanti alla televisione.
I "Diavoli rossi" sono una delizia dalla trequarti in avanti, meno in difesa dove faticano contro un avversario grintoso e disponibile a giocarsela a viso aperto. Per venti minuti buoni "le aquile di Cartagine" volano infatti minacciose dalle parti di Courtois, costringendo la difesa del ct Martinez (non sempre precisa) ad alzare il livello di concentrazione. Una pressione spezzata al 48esimo dal secondo gol personale di Lukaku: bravo ad inserirsi tra le linee della difesa tunisina e a beffare il portiere con un delizioso "scavetto".
La Tunisia s'arrende
La ripresa propone lo stesso copione dei primi quarantacinque minuti: Tunisia che ci prova, Belgio che colpisce con le sue stelle. Hazard è una di queste, e il giocatore del Chelsea non perdona al 51esimo quando scappa ai due centrali e fulmina Ben Mustapha con la rete del poker. La quarta rete suggerisce a Martinez il primo cambio: fuori Lukaku e dentro Fellaini, con Mertens che si sposta centralmente in posizione da "falso nueve". Avanti di tre reti, il Belgio controlla e sporadicamente si fa vedere in avanti. Batshuayi rileva il compagno di club Hazard e diventa protagonista. L'attaccante dei "Blues" arriva vicino al quinto gol in tre nitide occasioni: una di queste respinta sulla linea salva da Yassine Meriah.
Stanca, senza più cambi a disposizione e demotivata dalla forza dell'avversario, la Tunisia abbassa la guardia e si lascia attaccare in ogni zona del campo. Il Belgio spreca diverse palle gol, chiude in avanti e timbra per la quinta volta al 90esimo con Batshuayi. Martinez torna dunque in ritiro con diverse risposte incoraggianti, ma anche con qualche sbavatura difensiva che andrà sistemata in vista di sfide ben più probanti. L'orgogliosa selezione tunisina chiude invece la sua Coppa del Mondo con questo 5 a 2 (gol finale di Khazri). Con Panama ci sarà l'occasione di mettere in valigia almeno un "souvenir": tre punti per non tornare a casa completamente a mani vuote.