Mondiali 2018, Vida fa scoppiare un caso diplomatico: “Gloria all’Ucraina”
A pochi giorni dalla sua conclusione, il Mondiale di calcio continua a far parlare di sé anche per alcuni aspetti extra sportivi. Dopo i casi di Shaqiri e Xhaka, colpevoli di aver fatto il gesto dell’aquila in occasione delle reti realizzate contro la Serbia, nel post gara di Russia-Croazia anche il difensore Domagoj Vida si è lasciato andare ad una dichiarazione che ha generato forti polemiche.
In seguito alla vittoria contro i padroni di casa, il ventinovenne difensore del Beşiktaş ha infatti realizzato un video insieme a Ognjen Vukojevic, membro dello staff di Dalic, nel quale si è lasciato scappare una frase che ora potrebbe far scatenare un caso diplomatico. Quel suo "Gloria all'Ucraina", motto delle forze nazionalistiche che si oppongono a Putin, ha inevitabilmente irritato i media russi e obbligato la Fifa ad indagare sul caso.
La giustificazione del giocatore
Il video, inizialmente postato su YouTube e successivamente rimbalzato anche sui social network, potrebbe quindi rovinare il Mondiale del giocatore croato: che ora rischia la squalifica e dunque una sanzione più dura rispetto a quella di Shaqiri e Xhaka, che se la sono cavata con una multa. Incalzato dalle domande dei giornalisti, Domagoj Vida ha però tentato di derubricare la sua uscita fuori luogo passandola per uno scherzo.
"Ha vinto la Croazia, e questo non non ha implicazioni politiche – ha spiegato l'ex difensore della Dinamo Kiev – Era uno scherzo, ho amici in Ucraina da quando giocavo per la Dinamo, non intendevo dire altro. Perché i russi non dovrebbero capire che era uno scherzo? Amo i sostenitori russi!". Una giustificazione che non ha calmato l'ira del popolo russo e che non ha convinto i vertici della Fifa. Tra Vida rischia seriamente di rimanere fuori nel match contro l'Inghilterra.