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Mondiali 2018, Colombia agli ottavi. Senegal fuori per la classifica fairplay

I due cartellini in più rispetto al Giappone condannano il SenegaL. La Colombia delude ma vince grazie allo stacco di testa di Mina, già in gol contro la Polonia. James Rodriguez, infortunato e fuori dal gioco, viene sostituito dopo mezz’ora. Gli africani protestano per un rigore cancellato dalla review al VAR.
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Un gol di Mina, già decisivo contro la Polonia, promuove la Colombia agli ottavi. Il calcolo complesso del coefficiente cartellini condanna il Senegal, che subisce la prima sconfitta nei 90′ in un Mondiale e consente al Giappone di passare come seconda nel girone

Il VAR toglie un rigore al Senegal

A Samara, Pekerman promuove Sanchez, recupero prezioso in fase difensiva, e Uribe come coppia di registi davanti alla difesa, Cissè regala l'esordio da titolare in questo Mondiale a Balde, Gassama e Kouyate, che ha l'onore supplementare della fascia di capitano. L'iper-offensivo 4-2-4 senegalese con Ismaila e Manè ali, con libertà di seguire intuizioni e ispirazioni fra le linee anche al centro, crea il primo pericolo dopo 17 minuti. E' proprio Mané che vola in area, e Sanchez deve andare a chiudere dopo l'appoggio superficiale di Cuadrado. Il recupero in scivolata lo porta a toccare appena prima il pallone, la review al VAR convince a non assegnare il rigore.

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Di Quintero il primo squillo

I Leoni della Teranga, imbattuti al Mondiale nei 90′ (battuti solo dalla Turchia nei quarti del 2002 ai supplementari), confermano l'atteggiamento offensivo che la formazione suggeriva e dietro assorbono le accelerazioni sterili dei Cafeteros. Pekerman, alla 52ma panchina in competizioni FIFA, comprese Olimpiadi e Confederations Cup (superato il record di Les Scheinflug, assistant coach dell'Australia alla prima partecipazione in un Mondiale e poi più volte ct Socceroos) chiede ritmo ma a parte una punizione deviata di Quintero, scartato forse troppo facilmente a Pescara qualche tempo fa, si vede poco.

James infortunato, gioca solo mezz'ora

"Il calcio sta producendo giocatori elettrificanti, dei velocisti, ma sta perdendo il tipo di giocatori che sanno realmente quello che stanno facendo" diceva Pekerman a proposito di Riquelme. Uno di questi dovrebbe eseere James Rodriguez, coinvolto in 10 degli ultimi 14 dei colombiani al Mondiale, che però praticamente non si vede. Non è al meglio, frenato da problemi muscolari, e il ct lo toglie dopo mezz'ora, anche per Muriel che non giocava sul fronte sinistro dell'attacco da un'amichevole a marzo contro la Francia. Il ritmo però dei Cafeteros è decisamente troppo lento. Falcao non incide, el Tigre sembra più un gattino arruffato che si batte senza costrutto. Il Senegal si difende con l'ordine mancato alla Nigeria contro l'Argentina. La guida di Koulibaly si vede, eccome. La lucidità però manca nel momento di gestire le transizioni e passare dalla difesa alla fase offensiva.

Mina match winner

I Leoni, rabbiosi perché Mazic non fischia un fallo di Sanchez su Sarr, che resta a terra a lungo, rischiano in avvio di ripresa sul cross Mojica. L'indecisione di N'Diaye in uscita è bilanciata dal recupero di Sabaly.

Il fotogramma del match è la punizione tragicomica di Manè che scivola poco dopo l'annuncio del vantaggio della Polonia. La Colombia inizia a dare qualche segnale di maggior presenza in attacco. La carambola che aiuta Muriel, chiuso da Koulibaly, è un passaggio di tempo, un orizzonte diversamente illuminato in cui si inserisce un Falcao libero ma poco preciso di testa. N'Diaye, che suda freddo sulla svirgolata di Sane, si inchina allo stacco di Mina, nomen omen, lasciato troppo libero dallo stesso Sane a un quarto d'ora dalla fine. Un peccato di superficialità meno perdonabile, sul corner magistrale di Quintero, alla luce del gol alla Polonia.

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Dopo aver mantenuto la porta inviolata al suo debutto assoluto ai Mondiali, contro la Francia nel 2002, il Senegal ha sempre incassato gol nelle ultime sette partite. E' il quarto che subisce in questa edizione con nove tiri nello specchio concessi. Il Senegal si affida alla generosità do Niang. Ospina salva prima sul pericolo atteso, la gran girata dell'ex Milan, poi su quello inatteso, la deviazione involontaria di Mina.

Il finale, generoso e disordinato, non sposta il destino dei Leoni. Poi è solo festa per i Cafeteros.

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