Mondiali 2018, Argentina ultima spiaggia: le scelte di Sampaoli, Higuain sì Dybala no
L'Argentina ad un bivio: o vincere o fallire. E forse, anche con una vittoria la qualificazione potrebbe restare una chimera. La Croazia a pieni punti ha già la matematica certezza della qualificazione e contro la piccola Islanda (ad un punto come gli argentini) farà turnover in vista degli ottavi. Per l'Argentina il match sarà invece decisamente più delicato contro una Nigeria a 3 punti che potrebbe anche cercare di giocarsi la doppia chance del pareggio, utile per eliminare i sudamericani.

Sampaoli, un uomo solo in panchina. Sampaoli non sta certo vivendo giorni facili tra contestazioni, scelte sbagliate e voci di un ammutinamento dello spogliatoio stanco di una gestione che non appaga soprattutto i veterani della Nazionale. Così, adesso è il giorno della verità: 90 minuti per capire di che pasta sia fatta questa Argentina afflosciatasi contro la Croazia. Non sarà facile ma Messi e compagni hanno le qualità e le doti tecniche per farcela.
90 minuti senza appello. Per questo sarà fondamentale non sbagliare la formazione iniziale, un vero e proprio rebus per Sampaoli che ogni scelta faccia si potrebbe rivelare un fallimento personale. L'obiettivo sarà duplice: battere la Nigeria in modo chiaro e inequivocabile e sperare che la Croazia non si scansi contro l'Islanda per poter approdare agli ottavi di finale.
Le critiche sulla formazione. Tante le critiche nell'aver lasciato in panchina dei big come Dybala, Higuain o Di Maria. Tanti i musi lunghi, i malumori all'interno dell'Albiceleste che adesso rischia davvero il tracollo nazionale in caso di eliminazione prematura. La formazione anti-Nigeria potrebbe essere praticamente fatta con l'unico dubbio di Sampaoli sul terzino destro, con Salvio in vantaggio su Mercato.
4-3-3 con tutta la qualità possibile. Sarà un classico e rodato 4-3-3, con Otamendi-Rojo coppia centrale e Tagliafico terzino sinistro con Armani che sostituirà tra i pali il deludente Caballero. A centrocampo accanto all'intoccabile Mascherano agiranno Banega ed Enzo Perez mentre il tridente che dovrà far crollare il muro africano è quello formato da Messi, Higuain e Di Maria.
Higuain sì, Dybala no. Dunque dal primo minuto tutta la qualità possibile con Aguero che riposa dopo due gare incolori. Ancora panchina anche per il vice Messi, Paulo Dybala, pronto a subentrare nel caso le cose si mettessero male e che potrebbe diventare a quel punto l'ultima speranza argentina per non perdere il mondiale.