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Mitrovic, Pavoletti e Lewandowski: ecco i migliori goleador di testa d’Europa

Colpitori di testa, eroi della 16 metri avversaria e punte di riferimento delle rispettive formazioni. Parliamo dei migliori calciatori quanto a forza fisica, stacco e scelta di tempo del ‘Vecchio Continente’ capaci di segnare tante marcature nei duelli aerei con i difensori rivali rivelandosi le torri più efficaci d’Europa. Pavoletti stacca tutti, ultimo, ma non per importanza, Lewandowski.
A cura di Salvatore Parente
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Un tempo il calcio dipendeva quasi esclusivamente da una figura, in attacco, che, oggi, pare non esserci più: la punta centrale. Fissa, statica e quasi corpo estraneo rispetto agli altri reparti. Il panzer d’antan bravo a concretizzare le palle gol create dalla squadra, a far salire i suoi e a duellare di testa con la difesa avversaria grazie alla sua forza fisica, altezza e irruenza. Insomma, qualcosa che nel calcio contemporaneo non può quasi più avvenire con gli attaccanti chiamati al primo pressing, a fare tanto movimento lì davanti e a interpretare il gioco non solo col colpo di testa ma, soprattutto, con i piedi.

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La qualità media dei bomber, dei rapaci d'area è, in sostanza, migliorata con la dicitura “attaccante moderno” che sintetizza tutti i doveri, quasi obblighi tecnico-tattici, sopra elencati. Eppure, il fondamentale del colpo di testa non è andato in soffitta ma anzi sopravvive al tiki-taka, al football bailado ed all'estremo possesso palla odierno. E infatti, nei maggiori campionati del ‘Vecchio Continente’, ci sono ancora elementi capaci di rinverdire questo aspetto del gioco con diversi centravanti in grado di segnare di testa e svettare sui difensori avversari. Ecco, i migliori d’Europa in questa prima porzione di stagione.

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Pavoletti meglio di tutti, la Serie A domina col sardo

In testa, appunto, troviamo la Serie A ed un calciatore che, sulla fisicità, sulla scelta di tempo e su questo fondamentale ha costruito un'intera carriera. Parliamo di Leonardo Pavoletti capace, anche quest’anno nel coriaceo Cagliari di Maran, di fare tanti gol per la salvezza dei sardi, proprio, con questa precisa parte del corpo. Ben 5 dei suoi 6 centri stagionali, difatti, sono stati marcati di testa grazie ai cross di Srna (due gli assist del croato), alle intuizioni di Castro ed alle verticalizzazioni, puntuali e precise, di Barella. Reti importanti, che ne fanno il puntero per eccellenza non solo del nostro massimo campionato ma, anche, del ‘Vecchio Continente’ con numeri, quanto a percentuale di contrasti vinti di testa, 64%, e quantità di duelli aerei portati a termine, 78, davvero eccezionali. E con la crisi nazionale di punte, per il Mancio, il #30 rossoblù potrebbe essere un’ottima aggiunta.

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Fiera del ‘3’ al secondo posto: Ligue 1, Premier e Liga sul secondo gradino del podio

Sul podio, sul secondo gradino del podio è bagarre con più calciatori, attaccanti a occupare questa posizione con lo stesso numero di gol a referto, ovvero: 3. Protagonisti della 16 metri avversaria ma anche autentici rapinatori d’area di Ligue 1, Premier League e Liga che corrispondono ai nomi di Emiliano Sala (Nantes), Gaetan Laborde (Montpellier), Aleksandar Mitrovic (Newcastle) e Jonathan Calleri (Deportivo Alaves).

Tutti punti di riferimento delle rispettive compagini, ma tutti, anche per marcare il gap col primatista Pavoletti, e non solo per numero di reti segnate, distanti anni luce dall’italiano per percentuale di duelli aerei vinti. Basti pensare che, Mitrovic e Sala, a quota 48% si distaccano proprio dal #30 sardo di ben sedici punti percentuali nello specifico aspetto statistico. Insomma, una enormità.

https://www.youtube.com/watch?v=YbmyGzKOEiM

Chiude Lewandowski. Ma il polacco non è solo in Bundesliga

In terza, e ultima posizione fra i campionati più competitivi d’Europa, rintracciamo quel Robert Lewandowski che, nell’ondivago Bayern Monaco di Kovac, si sta rivelando immune dal marasma tecnico e dalle fasi critiche di questo avvio quando anche in Bundesliga si è consumato il 32% della stagione calcistica tedesca. Due gol di testa, in coabitazione con una punta come Mateta, attaccante del Mainz da 192 cm, ma anche con due talenti, come Plea (Monchenglabdach) e James (Bayern Monaco), non proprio proverbiali colpitori di testa.

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Il tutto però, con solo il 28% dei duelli aerei vinti in totale ma anche con la capacità, ormai storica, di presentarsi come primo marcatore dei bavaresi con, al momento, il 35% del fatturato totale di marca polacca. Forza fisica, qualità tecnica e, anche, efficacia di testa.

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