Milan, tutto in una notte: il futuro del club passa dalla Champions League
Subito dopo la sofferta vittoria contro il Bologna, Rino Gattuso aveva guardato con faccia scura i giornalisti: "Qui da un po' di tempo si sta parlando troppo di altre cose". Un avvertimento generale (rivolto soprattutto alla squadra, che non deve distrarsi in vista del rush finale), che non ha però dato i suoi frutti visto che le voci "extra campo" si sono addirittura fatte più forti nelle scorse ore.
Il futuro del Milan, dalla squadra ai dirigenti, passando per lo staff tecnico, sarà dunque in gran parte deciso dall'ultima chance che Romagnoli e compagni avranno per entrare in Champions League. Solo in caso di vittoria, e di contemporaneo "suicidio calcistico" di Inter o Atalanta, alcune delle decisioni pare già prese dall'amministratore delegato Ivan Gazidis potrebbero in parte essere modificate o completamente cancellate. Il tutto con una sentenza dell'Uefa già sulle spalle, e con un'altra in arrivo nelle prossime settimane.
Perché Leonardo può lasciare il Milan
Ma quali sono le scelte che l'ex dirigente sudafricano dell'Arsenal avrebbe già deciso in questi ultimi giorni? Se è vero che le percentuali di una conferma di Gattuso sono in netto rialzo, non si può dire altrettanto di quelle di Leonardo: finito nel mirino di Gazidis per i soldi spesi prima per Higuain e poi per gli acquisti invernali di Paquetà e Piatek.
In corsa per prendere la scrivania del brasiliano, che potrebbe dare le sue dimissioni a prescindere dalla Champions League, ci sarebbe già pronto Luis Campos: brillante talent scout del Lille. Oltre a quelle su Leonardo, le indiscrezioni delle ultime ore hanno inoltre colpito una figura che fino ad oggi sembrava al di sopra di ogni sospetto e al riparo dalla rivoluzione di Gazidis: quella di Paolo Maldini.
Maldini e la situazione di Gattuso
Secondo i "rumors" rimbalzati da Milanello, anche l'operato dell'ex capitano pare non abbia soddisfatto la proprietà e un suo eventuale e spontaneo addio non sarebbe a questo punto così improbabile, visto il carattere orgoglioso di Maldini ed il suo feeling con Leonardo. Senza i due uomini dal dna rossonero, rimarrebbe il solo Gattuso: anche lui però in bilico, dato che Campos (con l'aiuto di Jorge Mendes) potrebbe infatti spingere a Milano Leonardo Jardim: tecnico con il quale ha già lavorato nel Principato di Monaco.
La squadra alla finestra
Le decisioni di Ivan Gazidis finiranno infine per riflettersi sulla rosa milanista. Dopo aver già bocciato in gennaio il ritorno di Ibrahimovic (affare che Leonardo aveva già chiuso), l'amministratore delegato avrebbe già scelto di non rinnovare tutti i contratti in scadenza e di non riscattare Tiémoué Bakayoko. Consigliato proprio da Campos, Gazidis cercherà dunque di costruire una squadra giovane (Sensi è il possibile primo acquisto) e, nel limite del possibile, di rientrare di parte del passivo societario con la cessione di uno o due big della rosa milanista.
Senza Champions League, giocatori come Suso, Kessie e Calhanoglu sono infatti a rischio cessione, così come Donnarumma che potrebbe portare nella casse rossonere una robusta plusvalenza. Un introito particolarmente importante il club di via Aldo Rossi potrebbe infine generarlo grazie al sacrificio del capitano Alessio Romagnoli (osservato da vicino dalla Juventus e da molte squadre straniere) e di Patrick Cutrone: due idoli della tifoseria milanista, certi di rimanere soltanto con la garanzia di poter partecipare a quel torneo che manda ormai da sei stagioni: la Champions League.
