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Milan, prende corpo il progetto “italiano” chiesto da Silvio Berlusconi

In attesa di capire il futuro societario e quello della panchina di Pippo Inzaghi, il Diavolo si guarda “dentro” alla ricerca di quei giocatori utili per la prossima stagione. Da Abate ad El Shaarawy, ecco tutti i nomi degli uomini del presidente.
A cura di Alberto Pucci
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Tra "rumors" orientali relativi a fantomatici nuovi investitori e quelli tutti italiani dedicati al successore dell'attuale allenatore, il Milan si prepara per la trasferta di Palermo ripartendo da alcune certezze e dai soliti dubbi amletici. La sosta per le nazionali ha, infatti, permesso a Pippo Inzaghi di recuperare alcuni giocatori fondamentali (Bonaventura su tutti) e di pensare alla prossima sfida di campionato con più giorni a disposizione: utili per capire bene con che modulo affrontare l'undici di Iachini e con quali giocatori. La questione legata alla scelta dei protagonisti da mettere in campo, nelle ultime ore è stata presa anche dalla società che, con Galliani in testa, sta cominciando a pensare al Milan del futuro. Al di là del tecnico che verrà scelto per la panchina (Montella e Sarri, rimangono in pole position), la linea guida per la prossima stagione è già stata indicata da Silvio Berlusconi. Spalleggiato dalla figlia Barbara, il patron ha più volte chiesto una squadra giovane e, soprattutto, italiana. Una formazione che possa essere composta dalla quasi totalità di giocatori del nostro paese, più qualche innesto straniero di valore e di "prospettiva". Un'idea non nuova per i tifosi milanisti e mai messa in pratica dalla società, troppo spesso ingolosita dai nomi altisonanti di alcuni parametri zero.

I nomi possibili – La fortuna del Diavolo è che una buona parte di nomi italiani dal quale ripartire già c'è. Cominciando dalla difesa, i giocatori che rimarranno quasi sicuramente a Milano sono Abate e De Sciglio. I due terzini sono il "prototipo" di ciò che chiede il presidente: giovani, italiani e, possibilmente, provenienti dal vivaio milanista. Come loro rimarrà certamente anche Antonelli, insieme a Paletta e, probabilmente, anche Bocchetti. A centrocampo, Jack Bonaventura è diventato intoccabile, mentre in attesa di nuove dal mercato (piacciono Valdifiori e Baselli) anche Andrea Poli viaggia verso la riconferma. Discorso più delicato per il reparto offensivo dove, in cima alla montagna di dubbi, rimane il nome di Mattia Destro. La riconferma dell'attaccante sarà davvero decisa dal nuovo allenatore, così come il futuro di Alessio Cerci che, rispetto al collega, ha però più chance di rimanere. Chi, invece, viene aspettato con ansia è Stephan El Shaarawy. Il vero punto di forza dell'attacco milanista, quello che spesso ha fatto da valore aggiunto, ha avuto due stagioni davvero sfortunate. L'obiettivo dell'attuale dirigenza è quello di dargli tempo per riprendersi al meglio, e riproporlo a parte dalla nuova stagione quando il "nuovo" Milan si ripresenterà in campo, in attesa di novità che dal fronte stadio, nella sua vecchia casa di sempre.

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