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Milan, mercato e banche: per il futuro contano altre trattative

Il nuovo anno rossonero è cominciato all’insegna di dubbi e critiche sulla proprietà cinese. Mentre Fassone lavora per rifinanziare il debito con Elliott, Mirabelli è intanto a caccia di nuovi rinforzi dal mercato.
A cura di Alberto Pucci
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E' un weekend diverso quello che si appresta a vivere la parte rossonera di Milano. Con la squadra di Rino Gattuso in vacanza, non è dunque il pallone che rotola a far notizia ma i problemi di natura economica che pesano sulle spalle della società "cino-milanese". A poche ore dalla notizia di cronaca che ha risvegliato con il mal di testa il popolo rossonero e che ha messo di cattivo umore Silvio Berlusconi (finito nel mirino della Procura di Milano per la cessione del club), i dubbi sull'attuale proprietario rossonero s'allungano come le ore di luce sul capoluogo lombardo.

Il problema Elliott

Difficile parlare di mercato e del Milan che verrà, di fronte al grande punto interrogativo che è ormai disegnato sopra Casa Milan. Se Massimiliano Mirabelli continua a fare il suo lavoro, ovvero quello di ricercare e valutare nuovi profili adatti per la formazione del futuro, Marco Fassone è impegnato a trovare il partner ideale per rifinanziare i circa 300 milioni prestati a Yonghong Li. Il debito con il fondo Elliott è infatti uno snodo importante per il club milanese ed è già stato decisivo per il primo rifiuto da parte dell'Uefa del "Voluntary agreement" presentato da Fassone poche settimane fa.

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Le ombre su Yonghong Li

Le notizie che arrivano dagli Stati Uniti non sono confortanti. Secondo il quotidiano torinese "Tuttosport", Goldman Sachs e Bofa-Merrill Lynch (le due grandi banche statunitensi indicate per aiutare il Milan a restituire i soldi a Elliott) avrebbero mostrato forti perplessità sulle credenziali dell'imprenditore cinese a capo del club milanista, avvalorando così le ombre gettate su Yonghong Li nello scorso novembre dal prestigioso New York Times. Di fronte a questo scenario, e con la possibilità che il Milan possa nuovamente cambiare proprietario in caso di mancato del debito con Elliott, si fa impervia la strada intrapresa da Mirabelli per rinforzare la squadra.

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I possibili colpi dalla Bundesliga

In attesa di ridiscutere il piano di rientro anche con l'Uefa, che quasi certamente vincolerà il mercato rossonero con i paletti dell'ormai famoso "Fair Play Finanziario", il direttore sportivo sta cercando nuove opportunità soprattutto nella Bundesliga: campionato che Mirabelli conosce molto bene. Dopo aver assistito di persona alla sfida tra Bayer Leverkusen e Bayern Monaco, il ds del Milan è tornato a Milano con alcuni nomi interessanti in agenda per tutti e tre i reparti della formazione di Gattuso.

Per la difesa piace molto Upamecano, difensore 19enne del Lipsia già seguito da Liverpool e Manchester United, mentre per il centrocampo ci sarebbero Julian Weigl, 22enne mediano del Borussia Dortmund, Max Meyer dello Schalke e Zakaria del ‘Gladbach. In attacco, infine, fari puntati su Julian Brandt, esterno alto 21enne del Bayer Leverkusen e Thorgan Hazard: fratello di Eden e attaccante esterno di sinistra.

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Dzeko, Jankto e la cessione dei big

Non arriva dalla Bundesliga, ma ci ha già giocato ai tempi del Wolfsburg, l'ultimo nome accostato al Milan: quello di Edin Dzeko. L'attaccante bosniaco è un vecchio pallino della dirigenza e potrebbe tornare d'attualità nella prossima estate, soprattutto se la Roma deciderà di affidarsi completamente a Patrik Schick. Per arrivare alla punta giallorossa, e magari anche a Jakub Jankto dell'Udinese, il Milan dovrà però prima far cassa e cedere qualche giocatore nel rispetto del Fair Play Finanziario. "Senza Champions League, saremo costretti a cedere qualcuno", aveva rivelato Fassone qualche settimana fa. I nomi più caldi rimangono sempre gli stessi: Donnarumma, Bonucci, Suso e Andrè Silva.

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