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Milan-Lazio, Gattuso: “Rivoglio la prestazione di Torino. Dimissioni? Chiacchiere da bar”

Durante la conferenza stampa alla vigilia di Milan-Lazio, Gattuso ha risposto alle domande dei cronisti a Milanello. Sul piano tattico si aspetta di replicare la prestazione di sabato in casa della Juventus, mentre per quanto riguarda le polemiche arbitrali ha voluto mettere un punto fermo: “vanno rispettati, soltanto in Italia si crede alla malafede”.
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Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa a Milanello alla vigilia del match di domani sera a San Siro (ore 21) tra Milan e Lazio. Sfida fondamentale in chiave Champions: i rossoneri sono quarti con 52 punti, ma soltanto tre lunghezze li separano dagli uomini di Inzaghi, fermi al settimo posto insieme al Torino. I "diavoli" potranno però far affidamento su un San Siro pieno per l'occasione. "Il fatto che ci saranno 60mila tifosi dev'essere una responsabilità per farli gasare con una buona prestazione e una grande mentalità", ha esordito il tecnico rossonero.

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La Lazio e quella somiglianza con la Juventus

"Riempiono l'area allo stesso modo e hanno la stessa fisicità". Per Gennaro Gattuso, Lazio e Juventus hanno un modo simile di giocare, soprattutto nella fase offensiva. "Servirà cattiveria agonistica, forza e voglia – ha aggiunto – ma provando a giocare a calcio nel miglior modo possibile. Però contro di loro abbiamo sempre fatto fatica, dovremo ribattere colpo su colpo". Per il tecnico calabrese, il match è "fondamentale per la classifica" e l'unico modo di affrontarlo è "giocare per vincere". Gattuso cerca continuità di prestazioni e usa come modello quella di Torino di sabato scorso: "Vorrei vedere la stessa prova offerta con la Juve commettendo meno errori".

Spente le polemiche sull'arbitro Fabbri

"Le situazioni arbitrali non devono essere un alibi, già se n'è parlato abbastanza. Quando sbaglia un giocatore può starci e lo stesso l'arbitro, bisogna pensare al campo". Con queste parole il tecnico rossonero ha spento le polemiche sulla sfida di sabato all'Allianz Stadium di Torino, e sugli arbitri in generale ha dichiarato: "Sono professionisti, dobbiamo rispettarli. Solo in Italia si ha paura della malafede".

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Le ombre sul futuro e la situazione infortunati

Gattuso ha smentito le voci che lo accosterebbero alla panchina della Roma per la prossima stagione. "Ho ancora 2 anni di contratto e il nostro obiettivo è tornare in Champions. Il resto sono chiacchiere da bar". "La telefonata di Totti? Non lo sento da 5 mesi quando lo chiamai per il compleanno – ha aggiunto – sono un tesserato e non posso parlare con altre società. Sarebbe irrispettoso per il Milan". E sulla situazione infortunati spiega: "Donnarumma penso che settimana prossima sarà in gruppo, Paquetà entro domenica correrà sulla sabbia e sta migliorando. Conti proviamo a convocarlo, ieri stava molto bene mentre gli altri giorni si è allenato a parte. Speriamo, perché può farci comodo".

Il deferimento dell'Uefa non preoccupa

Riguardo il deferimento giunto mercoledì da parte dell'UEFA sul fair-play finanziario, non fa dormire sonni agitati a Gattuso. "Mi sento molto tranquillo, abbiamo gente preparatissima", ha concluso il tecnico milanista a margine della conferenza stampa.

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