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Milan, la risposta di Yonghong Li: “Notizie irresponsabili, le mie attività sono sane”

Dopo le indiscrezioni rilanciate nelle scorse ore, il proprietario del club rossonero ha rilasciato un lunga nota ufficiale nel quale ha spiegato la sua situazione: “Queste voci non corrispondono alla realtà, e hanno danneggiato pesantemente il club, le mie società e la mia famiglia”.
A cura di Alberto Pucci
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Nel momento migliore della formazione di Rino Gattuso, reduce da una striscia positiva di risultati sia in Italia che in Europa, una notizia ha messo nuovamente in allarme tutti i tifosi rossoneri. L'indiscrezione rilanciata dal "Corriere della Sera", che ha parlato di una presunta richiesta di bancarotta per la holding di Yonghong Li in Cina, ha infatti generato un vespaio nel quale si è trovato coinvolto anche il commissario federale Fabbricini che, a margine della presentazione del Museo del Calcio Internazionale alla Camera dei Deputati di Roma, ha espresso tutta la sua preoccupazione per la società milanese. Nel giro di poche ore, è però arrivata la smentita del numero uno rossonero attraverso un'inevitabile nota ufficiale pubblicata sul sito del Milan.

Buon anno nuovo a tutti! In questi giorni ho trascorso questa festività tradizionale a casa con i miei familiari. Nelle ultime quarantotto ore ho visto che sono state riportate dai media alcune notizie irresponsabili che hanno danneggiato il Club, le mie società, la mia famiglia e me stesso. Da quando ho acquistato il Milan ho affrontato ogni tipo di difficoltà e sopportato una pressione senza precedenti. In seguito a questi rumors e notizie irresponsabili, ho voluto creare un ambiente tranquillo intorno alla squadra e alla società.

Non comprendiamo che finalità abbiano queste voci, ma sono arrivate ormai al punto di danneggiare pesantemente il Club, le mie società e la mia famiglia. Pertanto vorrei cogliere questa occasione per spiegare, augurandomi che sia l’ultima volta, che la situazione relativa a tutte le mie risorse personali è completamente sana e che sia il Club sia le mie società, stanno lavorando regolarmente. Auspico, dunque, che non venga data credibilità a notizie non vere ma che si focalizzi l’attenzione su ciò che sta più a cuore a me e a tutti voi, ovvero la gestione e la crescita della squadra e che continuiate a supportare Mister Gattuso. Noi faremo tutto il possibile per portare nuovamente il Club al vertice.

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Gli applausi alla squadra e a Gattuso

Il numero uno del club di via Aldo Rossi, ha poi spostato l'attenzione sul campo e risposto a tutti coloro che gli hanno contestato il fatto di essere troppo lontano dalla sua società e di non seguire attentamente le vicissitudini della squadra di Gattuso.

In questa stagione ho guardato ogni partita della squadra. Nei momenti peggiori della stagione ho visto molti giocatori versare lacrime per aver perso una partita, così come ho visto Han Li e Fassone esultare di gioia per le partite vinte. Ho provato ogni tipo di sentimento ed emozione. La convinzione di raggiungere in futuro nuovi successi e dare soddisfazione a tutti i tifosi che il Milan ha nel mondo, fa sì che sopportiamo pressioni così grandi. Grazie all’impegno di tutti, la squadra attualmente sta vivendo un ottimo momento. Grazie agli sforzi di Mister Gattuso e di tutti i giocatori, la squadra ha avuto miglioramenti sotto tutti gli aspetti.

La dichiarazione di Silvio Berlusconi

Quasi in contemporanea con la nota ufficiale di Yonghong Li, sono arrivate ulteriori dichiarazioni di Silvio Berlusconi. Incalzato sulle voci relative ai presunti problemi dell'imprenditore cinese a cui ha venduto il club, l'ex presidente milanista ha ribadito di aver avuto conferme importati prima e dopo il famigerato closing: "Abbiamo avuto banche, sponsor e professionisti internazionali che ci hanno confermato che l’operazione era assolutamente sicura – ha dichiarato Berlusconi, ai microfoni di "Corriere Tv" – Adesso abbiamo parlato nuovamente con queste persone che ci hanno dato ulteriore conferma dell’assoluta nettezza e pulizia di questa operazione. Tornare al Milan? No perché da quando nel calcio sono entrati i soldi del petrolio, per una sola famiglia sono diventati insostenibili i costi per mantenere una squadra ai livelli del Milan, che è stata la migliore al mondo per alcuni anni".

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