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Gonzalo Higuain: “Milan la mia prima scelta. Non poter giocare con CR7? Nessun rimpianto”

Il nuovo attaccante rossonero si è presentato così nella sua prima conferenza stampa: “Arrivo in una squadra con una storia immensa ed è motivo di orgoglio far parte della rinascita del Milan. Il Chelsea? Ho grande stima di Sarri, ma era l’unico a volermi a Londra. Qui invece mi hanno voluto tutti”.
A cura di Alberto Pucci
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Reduce da 48 ore davvero intense, con visite mediche, incontri con i tifosi e firma sul suo nuovo contratto, Gonzalo Higuain ha incontrato la stampa nella sua prima conferenza ufficiale da nuovo giocatore del Milan. L'attaccante argentino, che ha parlato dopo Mattia Caldara e che verrà presentato ai tifosi nelle prossime ore attraverso un incontro pubblico nel centro della città, ha subito voluto spiegare i motivi della sua scelta professionale.

"Ringrazio il Milan per il grande sforzo che ha fatto per portarmi qui – ha esordito il "Pipita" – Il progetto mi piace, è una sfida bellissima e spero di poter ripagare la fiducia di tutti. Arrivo in una squadra con una storia immensa ed è motivo di orgoglio far parte della rinascita del Milan. Spero di fare grandi cose per questa società e per i suoi tifosi, che meritano di tornare in alto".

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La Juventus, Sarri e la maglia numero 9

Tra le tante domande rivolte al nuovo numero 9 rossonero, anche quelle legate al suo passato bianconero e al presunto interesse del Chelsea: "Per la Juventus ho solo parole di ringraziamento perché ho passato due anni bellissimi. Allegri? Abbiamo avuto delle vedute differenti, ma non è per quello che ho scelto di venire qui. Il Chelsea? Ho grande stima di Sarri, ma era l'unico a volermi a Londra. Qui invece mi hanno voluto tutti, e questa convinzione è stata fondamentale".

"Ho molta fiducia nella squadra, già l'anno scorso mi piaceva come giocava – ha concluso Higuain – La maglia numero 9? Ho già indossato maglie importanti in passato. Per me questa è una bellissima sfida e devo dimostrare che l'investimento fatto su di me è stato giusto. Leonardo è stato fondamentale per il mio arrivo, e anche la telefonata con Gattuso mi ha convinto a prendere questa decisione. Questa è una squadra che può arrivare lontano, deve soltanto crederci".

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