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Milan, Gattuso “Voglio una bolgia a San Siro, contro il Cagliari ci giochiamo molto”

Il tecnico rossonero, nella consueta conferenza stampa della vigilia, ha chiamato a raccolta i tifosi: “Ci saranno 50mila spettatori che ci spingeranno, ma noi dovremo essere bravi ad entusiasmarli con un buon calcio e voglia. Il mio rinnovo? Il calcio è bestiale e passi dalle stelle alle stalle in un attimo. Sono ancora giovane, devo volare basso e lavorare tantissimo. Quello che guadagno in questo momento forse è anche troppo”.
A cura di Alberto Pucci
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Rispondere alla concorrenza romana e mantenere il quarto posto, in vista dello scontro diretto con l'Atalanta del prossimo 16 febbraio. Rino Gattuso ha le idee chiare su ciò che deve fare il suo Milan nel match contro il Cagliari: "Sarà una sfida molto difficile e ci giocheremo tantissimo anche per i risultati di Lazio e Roma. Ci saranno 50mila spettatori che ci spingeranno, ma noi dovremo essere bravi ad entusiasmarli con un buon calcio e voglia".

"Le prossime partite sulla carta sembrano partite facili (dopo l'Atalanta il Milan avrà Empoli, Sassuolo e Chievo, ndr) ma in Serie A niente è facile e tutto va affrontato con concentrazione e desiderio – ha spiegato Gattuso – Dobbiamo trasformare San Siro in una bolgia e cercheremo di farlo con senso di appartenenza e tutte le altre nostre componenti. La corsa Champions? Sono sei o sette anni che il Milan arriva in primavera e non se la gioca. Ora bisogna arrivare a quel punto a giocarci qualcosa di importante".

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Il rinnovo e l'umiltà di Rino Gattuso

Subito dopo aver elogiato Donnarumma e aver spiegato il motivo dell'esclusione di Andrea Conti ("Sta recuperando ed è per questo che non scende in campo. Ho gente che mi dà affidabilità ma per noi è importantissimo"), Rino Gattuso ha anche parlato del suo contratto e del probabile rinnovo che il presidente Scaroni potrebbe fargli firmare a breve.

"Sono contentissimo del mio contratto e di quello che guadagno – ha aggiunto il mister milanista – Ringrazio la società che mi ha dato questa grandissima possibilità, anche se per il percorso che avevo mi sarebbe servito più tempo. Ma non ci casco in queste cose, il calcio è bestiale e passi dalle stelle alle stalle in un attimo. Sono ancora giovane, devo volare basso e lavorare tantissimo. Non parlo di cifre, quello che guadagno in questo momento forse è anche troppo".

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