Milan, ecco Brocchi: “Porterò le mie idee, senza paura di fallire”
Prima il saluto a Mihajlovic, poi spazio al nuovo allenatore del Milan. Il club rossonero ha voltato pagina nel giro di 48 ore. Fatale la sconfitta nel derby d'Italia contro la Juventus, a San Siro di fronte al proprio pubblico. Il tecnico serbo saluta dopo nemmeno un anno e senza la possibilità di potersi giocare un trofeo (la finale di Coppa Italia del 21 maggio). Per Brocchi, catapultato dalla Primavera alla prima squadra come accade a Superpippo Inzaghi, un'avventura tutta nuova con grandi speranze e la paura di bruciarsi qualora non riuscisse a convincere il presidente Berlusconi, suo primo estimatore.
Onore a Mihajlovic – Nella conferenza stampa di presentazione a Milanello, il neo-tecnico milanista, non ha nascosto la sua soddisfazione per l'importante incarico attribuitogli. Se ne parlava da tempo, si è concretizzato nelle ultime ore: "La squadra ha sempre avuto voglia di lavorare e di questo va dato atto a Sinisa Mihajlovic. Il primo impatto è stato buono, anche perchè sono una persona conosciuta visto che ci siamo sempre allenati a Milanello. Adesso voglio provare a portare qualcosa di mio, voglio far capire ai ragazzi quali sono i miei pensieri e voglio far capire loro perchè lavoreremo in un certo modo. Non sarà facile, ogni cambiamento porta con sè delle insidie".
La sfida più importante – Il alto è di un coefficiente altissimo, Brocchi lo sa ma la sfida è oramai lanciata. Non poteva rifiutare o tirarsi indietro e adesso il responso passa al campo. Già con la Primavera ha espresso gioco e idee che piacciono alla dirigenza ma in Serie A sarà tutto più complicato. "E' un'opportunità da giocarsi, so che la chance che mi è stata data è grande e serve sempre l'umiltà nel capire che bisogna percorrere altre strade qualora le cose non dovessero andare bene. Proverò a farlo anche questa volta: voglio giocarmi quest'opportunità con grande voglia e con lo spirito di sempre. Non ho paura, so quello che posso dare".
L'uomo del presidente – Una scelta nata proprio per volontà del presidente Berlusconi che ha deciso per lui: "E' un rapporto sano, io non mi sono mai pubblicizzato. Credo che il presidente abbia sempre seguito il Milan in tutte le sue dinamiche e probabilmente gli hanno parlato bene del mio gioco. La sua è nata come una curiosità e poi ha iniziato a prendere informazioni, credo che abbia iniziato a considerarmi in base alle relazioni che ha avuto"
All-in per il futuro – Infine uno sguardo al futuro: traghettatore o punto di riferimento anche per le prossime stagioni? "Quello che conta è il bene del Milan, se le cose non dovessero funzionare con umiltà sarei il primo a dirlo. Dovremo conquistarci l'Europa, questo è un obiettivo fondamentale per noi, non è questo il momento di pensare alla Coppa Italia. Ovviamente, sfruttando il campionato, proveremo ad instaurare con la squadra un grande rapporto in vista della Juventus. Mi metto in gioco nella speranza di guadagnarmi la conferma per la prossima stagione"
Berlusconi: "Mai visto un Milan così brutto"
L'ultima stoccata a Miha la rifila Berlusconi: "Rivendico con orgoglio tutte le mie scelte dalla prima all'ultima, e cioè quella di correggere, con il cambio dell'allenatore, un trend di gioco non all'altezza della storia dell'A.C. Milan perché, diciamolo chiaro, al di là dei risultati, non abbiamo mai visto il Milan giocare così male. A questo scopo non ora ma a fine stagione, valutando i risultati concreti di questa scelta, potremo assumere le decisioni migliori nell'interesse del nostro Milan".
