Milan a -18 dall’Inter: Spalletti cancella il mercato del ‘Diavolo’ e vola in testa
C'è una Milano in testa ed una che, di testa, ha perso l'ennesima occasione per il riscatto, per la ripartenza. Parliamo dei due volti all'ombra della Madonnina: l'Inter capolista ed il Milan settimo in piena lotta Europa League, quella rassegna internazionale, per intenderci, meno appetita e nobile del ‘Vecchio Continente'.
Eppure, in estate, la situazione era pressoché capovolta con i rossoneri entusiasmati da una campagna acquisti faraonica e i neroazzurri in ansia per un futuro ancora da decifrare, da decrittare. Ora però, con un Montella in meno ed un Gattuso in più, sembra tutto cambiato con una rivoluzione di classifica straordinaria, un po' meno nell'altro senso, e dei conti, con 15 giornate a referto, da fare.
Classifiche a confronto: Inter a +18, Milan a -11
E fra i conti da tenere presente, nel mondo del calcio che, da sempre, parla di numeri e di risultati, le due compagini di Milano vivono, nonostante la diversa estate trascorsa, due situazioni, anzi, due inverni, agli antipodi. I nerazzurri, hanno dimenticato le difficoltà dell'inizio della scorsa stagione, quella della disastrosa gestione De Boer con un conto, per tornare ai numeri, di straordinaria simmetria con ben 11 gol in più a referto, 11 in meno subiti, ben 18 punti ed un primo posto in più in classifica senza aver rivoluzionato la squadra ed aver investito ingenti somme sul mercato (ma ci torneremo dopo).
Dall'altra parte, invece, il Milan si ritrova con uno score non proprio previsto e prevedibile con un monte ingaggi raddoppiato, una formazione ed un undici molto più qualitativo di quello dello scorso anno eppure con 1 gol in più subito, 6 reti e ben 11 punti in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I conti, sul mercato, non tornano: le situazioni di Inter e Milan
Qui Milan, 9.2 milioni per punto conquistato
Al di là delle statistiche enunciate però, il mercato ed i soldi investiti hanno una loro importanza nell'economia generale dei club e nel giudizio, ovviamente parziale, su Milan e Inter. Tuttavia, la bocciatura del modello, del progetto del ‘Diavolo', che si è venduto l'anima sull'altare della campagna acquisti, è evidente: 194 milioni spesi ed un costo della rosa, complessivo, in termini di ingaggi, di 117 milioni di euro, seconda compagine dell'intera Serie A, non hanno portato all'attesa, anzi, attesissima svolta. Basti pensare che, al momento, i 21 punti finora conquistati, oltre a valere l'esonero di Montella, hanno portato il conto a 9.2 milioni di euro investiti per punto a referto. Un conto salato, salatissimo che stride fortemente con quanto fatto dalla dirigenza, al netto di scelte tecniche discutibili, nei mesi caldi, nell'ultima estate.
Inter al top: solo 2 milioni per punto
Sponda Inter, invece, è tutto rose e fiori o, almeno, tutto in una normalità stupenda e allo stesso tempo inattesa. Merito certo di Spalletti che ha saputo valorizzare una rosa già forte, e quindi meno bisognosa di ritocchi, ma anche di ridare fiducia a uomini ormai ai margini come Santon, Nagatomo o lo stesso Ranocchia. Il tutto, in una corrispondenza perfetta fra uomini e guida tecnica con uno spogliatoio tutto al seguito del nuovo condottiero, del nuovo sergente di ferro che ha imposto regole e riscoperto un sopito potenziale. Un potenziale nascosto che ora, con ‘solo’ 80 milioni di euro investiti per Karamoh (prestito), Dalbert (20 mln), Borja Valero (5.5 mln), Skriniar (23 mln), Vecino (24 mln) e Cancelo (prestito), sembra aver dato ancora più linfa, benzina ad una macchina che appare, ora, perfetta. Una macchina che produce 1 punto per ogni 2 milioni di euro spesi e che è solo la quarta per costo complessivo degli ingaggi dei calciatori della rosa con un monte ‘salari' da 82 milioni di euro, dietro a Juventus (164), Milan (117) e Roma (91). Insomma, un autentico capolavoro, al momento, tecnico-dirigenziale da spiegare al vicino Milan e da mostrare, con orgoglio, all'intero movimento nazionale.
Costo rosa e valore di mercato: Inter al di là delle attese, Milan settimo nonostante i 200 mln
Infine, per dare maggiore spazio all’attuale momento delle due metà del cielo meneghino andiamo ad analizzare i dati, secondo il portale Transfermarkt.it, dei valori e dei rispettivi costi delle rose a disposizione di Gattuso e Spalletti. Ed anche qui, in maniera chiara, appare evidente il segno dell’impresa nerazzurra che, sulla carta, dati alla mano, dovrebbe veleggiare in zona Champions disponendo della terza rosa per costo, inteso come danari investiti non solo nell’ultima estate ma in generale per comporre il proprio roster, e della quinta formazione per valore di mercato della Serie A con 300 milioni di euro totali, dietro Juventus (540 mln), Napoli (353 mln), Milan (341 mln) e Roma a quota 327 milioni.
Dall’altro lato, invece, il flop è palese con un Milan in piena lotta per l’Europa League pur potendo contare sulla terza rosa più preziosa per valore di mercato (341 mln) e la seconda per costo complessivo a quota 248 milioni di euro.