Milan, 240 milioni spesi per zero titoli. E rischia anche l’Europa League
Un flop, senza se e senza ma. Non ci sono altri modi per definire la stagione del Milan, alla luce delle tantissime aspettative dopo una vera e propria rifondazione con un mercato estivo da più di 200 milioni. La pesante sconfitta contro la Juventus in finale di Coppa Italia, ha fatto sfumare per i rossoneri la possibilità di mettere in bacheca almeno un titolo, e di "aprire un ciclo" per dirla alla Bonucci, centrando la qualificazione diretta all'Europa League. Qualificazione invece che i rossoneri dovranno garantirsi sul campo nelle sfide contro Atalanta e Fiorentina.
Milan, stagione deludente e obiettivi mancati
31 punti di distanza dalla vetta della classifica, 11 dal quarto posto occupato dalla Lazio. Numeri che bastano per fotografare la deludente stagione del Milan che occupa attualmente il 6° posto in classifica. L'obiettivo iniziale della squadra rossonera era la qualificazione alla Champions, con l'entusiasmo iniziale legato ad una super campagna acquisti che aveva anche fatto pensare alla possibilità di dare fastidio anche alle primissime della classe. La squadra invece sotto la gestione iniziale di Montella si è dimostrata fragile perdendo di fatto tutti gli scontri diretti, con i volti nuovi incapaci di garantire il contributo sperato. Le cose sono cambiate con l'arrivo di Gattuso, che oltre a valorizzare molti singoli ha ricompattato il gruppo, con una rimonta che però non ha cancellato alcuni limiti "strutturali" venuti fuori in alcuni flop clamorosi, come quello interno con il Benevento (dopo il pareggio dell'andata targato Brignoli).
Un flop di calciomercato da più di 200 milioni
E pensare che ad inizio stagione l’entusiasmo era alle stelle soprattutto dopo l’arrivo di Leonardo Bonucci, ciliegina sulla torta di un mercato super. Se il capitano rossonero ci ha messo quasi un girone per ambientarsi al meglio, giovando della cura Gattuso, sono stati pochi i neoacquisti che hanno dato il contributo sperato. Se Conti è stato messo fuori gioco dalla sfortuna e da un duplice grave infortunio al ginocchio si è sentita la mancanza di un bomber di razza, con il giovane Cutrone che ha provato a sopperire alle lacune di Kalinic, lontanissimo parente del giocatore visto a Firenze, e André Silva. Con Musacchio utilizzato pochissimo, le note liete sono state rappresentate da Kessié, Rodriguez e Borini, che hanno garantito un contributo quantomeno costante, con Calhanoglu e Biglia che invece hanno dimostrato il loro valore a sprazzi.
Milan "tradito" anche da Donnarumma
E pensare che anche Gigio Donnarumma protagonista del tormentone legato al rinnovo, e considerato il perno del nuovo corso rossonero si è reso protagonista di una stagione al di sotto delle aspettative. Colpa di chi ha sovraccaricato di responsabilità un ragazzo che in fondo, essendo un classe 1999, ha ancora tanta strada da fare nonostante le stigmate del predestinato. Gli errori nella finale di Coppa Italia (e non solo) sono un boccone difficile da digerire per il giovane estremo difensore consolato da Gigi Buffon.
Il futuro del Milan di Gattuso
Adesso bisognerà salvare la stagione non sbagliando le ultime due partite stagionali contro Atalanta e Fiorentina per cercare una qualificazione all'Europa League che comunque rappresenterebbe un contentino. E il futuro? Si ripartirà da Gattuso, per un Milan che dovrà anche fare i conti con i parametri economici imposti dall'Uefa. Difficile dunque ipotizzare un nuovo mercato da protagonista, se non dietro la cessione di alcuni big. Ci sarà molto da lavorare dunque per la dirigenza rossonera da tutti i punti di vista e per la coppia Fassone-Mirabelli, che è tutt'altro che sicura della sua permanenza.