Maurizio Sarri, prime pecche della sua Juventus: “Ingenui suoi gol, difendiamo bassi”
Ingenui sulle palle perse. Meglio difendere alti. Il gap di condizione era evidente. Maurizio Sarri raccoglie in tre concetti il debutto con sconfitta della sua Juventus contro il Tottenham. A Singapore i bianconeri sono stati piegati al 93° da un gol pazzesco di Harry Kane: un pallonetto calciato da centrocampo che ha colto impreparato Gigi Buffon e timbrato la beffa quando non c'era più tempo per abbozzare una rimonta. C'eran riusciti Higuain – con tanto di esultanza polemica – e Cristiano Ronaldo nella ripresa: uno-due micidiale che sembrava aver messo gli Spurs alle corde. Sprazzi di schemi e di nuova identità tattica per la quale occorrerà ancora un po' di tempo prima che diventi il nuovo abito della vecchia signora. La gara di International Champions Cup era solo un test, darle un valore diverso e ulteriore sarebbe sbagliato e folle. Inevitabile ci fosse qualche nota stonata anche in a causa del differente grado di condizione atletica.
Abbiamo affrontato una partita per noi difficile contro una squadra che gioca con questo gruppo da anni e anche per il livello di preparazione fisica – ha ammesso Sarripoco dopo il match -. Nel primo tempo loro erano nettamente più rapidi ed esplosivi di noi, del resto sono due settimane più vicini di noi all'inizio del campionato.
Inglesi un passo in avanti, Juventus ancora ferma ai box di partenza. Sarri non cerca attenuanti, non ne ha bisogno e analizza con lucidità le pecche mostrate dalla squadra nella prima uscita della stagione (sia pure in una partita dal valore di un'amichevole). In particolare, la poca abitudine da parte del gruppo a tenere alto il baricentro, a difendere più alti e in avanti cosa che non era peculiarità della formazione di Allegri.
Dobbiamo migliorare nel difendere in avanti – afferma il tecnico bianconero in conferenza stampa -. Nella prima mezz'ora siamo stati troppo attendisti, eravamo indietro e quindi il recupero palla era molto basso e di conseguenza anche ripartire in contropiede diventava difficile. Nella ripresa siamo andati un po' meglio, abbiamo fatto qualche pressione giovando venti minuti di buona qualità e segnando un paio di gol, ma siamo stati ingenui nelle palle perse. Credo, però, che la spiegazione sia una condizione fisica ancora non ottimale.