Marcatori Serie A: Immobile devastante, insidia Cavani e Kane per la Scarpa d’Oro
La Juventus chiama, il Napoli risponde. E’ un po’ questo l’andamento di questo campionato di Serie A che alla sua 25esima giornata vede ancora i bianconeri e gli azzurri darsi battaglia a suon di vittorie nella speranza che una delle due possa cadere restando a distanza di un solo punto. Turno di marcatori tutto brasiliano per le prime due della classe del massimo campionato italiano che con Allan contro la Spal e Alex Sandro nel derby con il Torino, sono riuscite ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Restano a secco ancora una volta i bomber che ad oggi occupano la testa della classifica marcatori con il suo Immobile che è riuscito invece a realizzare una doppietta pazzesca contro il Verona che adesso vede il Ciro della Lazio sempre più primo con 22 gol.
Per il resto, Icardi, Dybala, Dzeko, Mertens, Quagliarella e Higuain, sono rimasti a guardare anche le tante prime volte in gol in questa giornata. Dalla prima gioia Benevento per Sandro e Diabate in Serie A, al gol di Crociata per il Crotone, passando per la prima marcatura con la maglia del Chievo per Giaccherini e per quella di Babacar con quella del Sassuolo. Ritorno al gol per Petagna dopo un lungo digiuno e conferma, ancora una volta, per il sorprendente Cengiz Under che grazie ai suoi gol sta colmando la scarsa vena realizzativa di Dzeko in questa stagione. Ma vediamo nel dettaglio le curiosità relative ai marcatori di questa 25esima giornata.
Digiuno dei bomber: avanza solo Immobile
Icardi fuori per infortunio, Dybala al rientro proprio contro il Torino dopo uno stop di parecchie settimane, Mertens stranamente a secco contro una modesta Spal, Higuain fermato da un brutto infortunio nel derby e Dzeko ancora una volta senza gol nonostante una Roma vittoriosa. I bomber dei top club italiani sono rimasti fermi al palo in questa 25esima giornata, anche il ‘vecchietto’ Quagliarella che a ‘San Siro’, contro il Milan, non ha praticamente mai toccato un pallone.
E allora ad approfittarne è stato il solo Ciro Immobile che con la doppietta decisiva realizzata nel match vinto dalla Lazio contro il Verona nel ‘Monday night’ di Serie A, ha staccato ancor di più lo stesso ‘Maurito’ portandosi, sempre più solitario, in vetta con 22 gol.
Ma nelle prime 10 posizioni, oltre ai gol dell’attaccante biancoceleste, a muovere la classifica, c’ha pensato anche quel Roberto Inglese che al rientro in campo, anche lui, dopo un infortunio, è riuscito a tornare al gol (ottavo in campionato) dopo l’ultima volta che risaliva al 22 dicembre scorso, nella gara contro il Cagliari con un gol a dir poco pazzesco.
Un gol importante quello dell’attaccante in prestito al Chievo ma di proprietà del Napoli che consente alla squadra di Maran, grazie anche al contributo realizzativo di Giaccherini, di ritornare alla vittoria dopo praticamente 2 mesi di digiuno.
Sfida a Cavani e a Kane per la Scarpa d'Oro
L'attaccante della Lazio ha interrotto un digiuno che durava da 44 giorni – come lui stesso ha dichiarato subito dopo la gara contro il Verona – e, oltre a trascinare la squadra verso la Champions, può togliersi anche una soddisfazione personale: concorrere per la Scarpa d'Oro, il trofeo assegnato al calciatore che segna più gol in assoluto nel proprio campionato. Nella speciale classifica la punta biancoceleste è terza alle spalle di Cavani (1°) e Kane (2°).
Under è l’oro nascosto della Roma
Quando Eusebio Di Francesco ha lanciato con convinzione Cengiz Under nell’11 titolare della sua Roma, tutti pensavano che potesse essere lui la risposta alla possibile partenza di Dzeko a gennaio in direzione Chelsea. E invece, nonostante la permanenza del bosniaco nella capitale, il giovane turco, dalla convincente gara giocata nel recupero di ‘Marassi’ contro la Sampdoria, non è mai più uscito dai titolari. Anzi, da lì in poi ha cominciato anche a fare gol. Ad oggi sono 4 in totale nelle ultime 3 gare, un numero incredibile se si pensa allo scarso minutaggio concessogli dall’inizio della stagione.
L’ultimo proprio nell’anticipo di sabato contro l’Udinese allo stadio ‘Friuli’ quando, in una gara praticamente bloccata per tutto il tempo, con i ragazzi di Oddo raccolti in maniera ordinata in difesa, il ‘Dybala turco’, ha sfoderato un sinistro degno della ‘Joya’ da fuori area che si è scagliato, con una potenza incredibile, alle spalle di un incolpevole Bizzarri. Ulteriore conferma delle qualità immense di questo ragazzo diventato inamovibile nello scacchiere tattico di ‘DiFra’.
Al ‘Vigorito’ la domenica delle ‘prime volte’
E se il sabato ci ha riservato sorprese, soprattutto in fase realizzativa con Under, non si può dire che sia andata male la domenica. Già, perchè è stata una partita a dir poco intensa quella che ha visto protagoniste Benevento e Crotone allo stadio ‘Vigorito’. Ultima speranza salvezza per i sanniti, scoglio decisivo per i calabresi per allungare ulteriormente in classifica e tirarsi fuori dalle zone calde della ultime tre.
E invece il 3-2 finale conquistato dai ragazzi di De Zerbi, è arrivato soprattutto grazie ai primi gol in Serie A di due nuovi volti del mercato di gennaio all’esordio in Serie A: Sandro e Diabatè. Per l’ex Tottenham il gol del momentaneo 1-1 è arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo che ha visto lo stesso Sandro trafiggere di testa Cordaz.
Ma il miracolo vero e proprio i padroni di casa lo compiono nel finale grazie al guizzo vincente del neo entrato Diabate. La punta del Mali è stato infatti abile a mettere in rete una palla vagante in area di rigore crotonese realizzando il suo primo gol in campionato in soli 12 minuti di esordio assoluto in Italia. Nella stessa gara, tra le fila del Crotone, prima volta in gol in Serie A anche per Giovanni Crociata che aveva portato inizialmente in vantaggio gli uomini di Zenga, ma anche Nicolas Viola che a 28 anni e dopo tante esperienze tra Reggina, Palermo e Novara ha messo a segno anche lui, nella stessa gara, la prima marcatura in Serie A in carriera.
Primo gol con la nuova maglia per Giak e Babacar
E se per Sandro e Diabatè del Benevento i gol realizzati al Crotone sono stati i primi in assoluto in Italia, non si può dire lo stesso per Giaccherini e Babacar che in Serie A hanno già segnato in passato e anche tanto. Per loro infatti, è stata la prima marcatura con la nuova squadra cambiata a gennaio. Il primo, epurato completamente dal Napoli e da Sarri, si è voluto rilanciare al Chievo per provare a trovare nuovamente quella grinta e quello sprint che lo hanno sempre contraddistinto in tutti questi anni e che oggi lo hanno visto realizzare un gol fondamentale per la vittoria dei clivensi contro il Cagliari.
Stessa sorte per ‘El Khouma’ che nonostante la sconfitta del Sassuolo e la posizione non ottimale in classifica dei ragazzi di Iachini, può dirsi almeno felice di essere riuscito ad andare in gol nell’inedito derby emiliano contro il Bologna perso 2-1 per via dei gol dei padroni di casa ad opera di Poli e Pulgar.
Babacar, ceduto con non troppi rimpianti dalla Fiorentina, ha almeno dimostrato di poter essere completamente all’altezza di questo campionato e che forse avrebbe meritato maggiore considerazione nello scacchiere tattico di Pioli in una squadra rifondata totalmente in estate.
Petagna interrompe il digiuno dopo un lungo periodo
Pupillo di Gasperini, sorpresa della scorsa esaltante stagione dell’Atalanta e parzialmente anche di quella attuale. Andrea Petagna non è mai stato un grande bomber, i gol, più che realizzarli, con Gasp in panchina, deve farli fare e non realizzarli lui. Certo, non è una regola, se capitasse, ben venga è ovvio. Ma vedere un attaccante non segnare praticamente dal girone d’andata è sicuramente un aspetto che non va sottovalutato. Già, perchè la rete di Petagna che ha portato al pareggio i bergamaschi nel match (1-1) contro la Fiorentina, arriva dopo un digiuno durato addirittura 19 partite.
L’ultima volta fu contro il Crotone, in casa, nel 5-1 rifilato ai calabresi il 20 settembre del 2017. Un girone fa, dato che la gara contro la squadra di Zenga è stata poi giocata al ritorno domenica scorsa. Certo, non bisogna però tralasciare il fatto che in Europa League, durante questo periodo di blocco in campionato, qualche gol sia arrivato. Ha infatti segnato sia il 19 ottobre contro l’Apoel Limassol che contro il Lione lo scorso 7 dicembre. In ottica Dortmund, questo gol in Serie A, ora, vuol dire tanto.