Maradona, continua la guerra con il “Kun”: cancellato il volto dell’ex genero
Con Dalma e Giannina, Diego Armando Maradona continua ad avere un rapporto conflittuale. Dopo la separazione dalla loro madre Claudia Villafane, l'ex bandiera del calcio argentino ha spesso avuto parole critiche nei confronti delle due figlie che hanno generato grandi frizioni e roventi polemiche in Argentina. Nonostante tutto, Diego continua a portare nel suo cuore le due ragazze e da buon padre continua a difenderle da eventuali aggressioni mediatiche e ingiustizie.
Lo ha fatto anche in occasione del divorzio di Giannina con Sergio Aguero: attaccante argentino del Manchester City, che Diego apostrofò dopo la rottura del matrimonio con parole taglienti. "E' un vigliacco, non voglio nemmeno nominarlo", dichiarò Maradona nel 2013, dando inizio ad una guerra mediatica contro il suo ex genero. Il fatto che tra i due continui, a distanza di anni, a non correre buon sangue è stato testimoniato da una fotografia pubblicata da Matias Morla.
La foto ritoccata
Il famoso avvocato di Maradona, balzato in prima pagina anche nel recente caso che ha visto gli Stati Uniti negare il visto d'ingresso a Diego per presunte dichiarazioni contro il presidente Trump, ha infatti pubblicato sul suo profilo Twitter una fotografia in compagnia del "Pibe de Oro". Uno scatto probabilmente realizzato a casa di Diego, dove sullo sfondo si intravedono alcune fotografie appese alla parete. In una di queste, ingrandendo il particolare, si può notare una foto del nipote del "Diez", Benjamín Agüero Maradona, mentre abbraccia un uomo dal volto oscurato e con la maglia dell’Atletico Madrid addosso.
Facile pensare che quel viso reso irriconoscibile dal fotoritocco, sia proprio dell'ex punta argentina dei "Colchoneros" e ormai ex genero di Maradona. "La prossima volta voglio esserci pure io per vedere se le dice qualcosa – aggiunse Maradona nella famosa "arringa" contro il "Kun" del 2013 – Alla prossima riunione con l'avvocato di mia figlia voglio essere al suo fianco, vediamo se avrà il coraggio di parlare".