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Mancini: “Sarri è un razzista, non può stare nel mondo del calcio”

Mancini al termine di Napoli-Inter di Coppa Italia ha attaccato pesantemente il tecnico del Napoli: “Sarri è un razzista e uomini come lui non possono stare nel calcio. Io mi sono alzato per chiedere al quarto uomo perché mai 5 minuti di recupero. Lui si è alzato e mi ha urlato ‘frocio’ e ‘finocchio”. La replica: “Gli ho già chiesto scusa ma queste sono cose di campo. Perché non dice che mi ha chiamato vecchio cazzone?”
A cura di Alessio Morra
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L'Inter ha eliminato il Napoli nei quarti di finale di Coppa Italia, ma Roberto Mancini nonostante l'eccellente risultato non ha festeggiato. Perché dopo il gol del raddoppio di Ljajic il cinquantunenne tecnico è stato espluso dopo aver litigato con l'allenatore partenopeo Maurizio Sarri. Dopo la partita, ai microfoni della Rai, il Mancio ha spiegato perché è stato espulso ed ha attaccato pesantemente il tecnico del Napoli, che lo avrebbe offeso: "Sarri è un razzista e uomini come lui non possono stare nel calcio. Io mi sono alzato per chiedere al quarto uomo perché mai 5 minuti di recupero. Lui si è alzato e mi ha urlato ‘frocio' e ‘finocchio'. Sarei orgoglioso se fossi così. Della partita non mi interessa niente, una persona di 60 anni che si comporta così è una vergogna. Si può litigare, ma questa è una vergogna. Sono andato a cercarlo negli spogliatoi, mi ha chiesto scusa, ma in Inghilterra uno come lui non avrebbe mai messo piede sul campo". 

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Sarri: "Mi ha dato del vecchio cazzone"

"Io mi ero innervosito per la decisione di Mertens, che è stato espulso, non ce l'avevo con Mancini. Lui si lamentava per il recupero, ma per me era poco. Queste sono litigate da campo che hanno tempo di dieci secondi e in campo devono finire, anche se era meglio che non accadesse nulla. Io non mi sono accorto di avergli detto qualcosa in campo, negli spogliatoi mi sono scusato con lui. Sono sicuro che domani accetterà le mie scuse. Insulto omofobo? Era un insulto di rabbia. Non ce l'avevo con Mancini, mi è scappata una parola perché ero nervoso per l'espulsione di Mertens. Realmente non mi ricordo cosa gli ho detto, potrei avergli detto anche democristiano. Non mi ricordo cosa gli ho detto. Non c'è niente dietro, non tirate fuori storie di razzismo. Io più che chiedergli scusa non so cosa fare. Ripeto in quel momento mi sembrava una litigata da campo, con toni da non usare. Però ribadisco che queste sono cose che devono rimanere in campo". Più tardi, in conferenza stampa, il tecnico del Napoli aggiungerà un altro particolare alla vicenda: "Perché Mancini non dice che mi ha dato del vecchio cazzone?".

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