Mancini: “Kondogbia il nostro Yaya Touré”

Kondogbia come Yaya Touré. Una stoccata alla Federcalcio brasiliana per il caso Miranda. E poi la lotta scudetto che tra dieci giornate – secondo la previsione di Mancini – potrà essere già delineata… ovviamente, con la speranza di vedere l'Inter ancora in testa. Per adesso il campionato dice questo: dopo 3 giornate a comandare sono i nerazzurri attesi da un difficile banco di prova, perché il Chievo di Maran (anticipo all'ora di pranzo, ore 12.30) è avversario ‘tosto' per tutti soprattutto di questi tempi. "Ci vuole ancora un po' prima che il campionato si assesti – ha ammesso ‘Mancio' in conferenza stampa -, una decina di partite e tutte le squadre in corsa per il titolo saranno più vicine. Juve e Milan sono abituate a fare risultati utili consecutivi".
Quanto alle scelte per la sfida coi veneti, il tecnico non si sbilancia: gli impegni di campionato ravvicinati (si gioca 3 volte nell'arco di una settimana) lo inducono alla prudenza e alla necessità di dosare le energie adottando un turnover strategico. "Abbiamo una rosa ampia, non giochiamo le coppe e possiamo far ruotare i vari calciatori. Non avremo problemi cambiando qualche pedina – ha aggiunto Mancini -. Jovetic? C'è ancora qualche dubbio da sciogliere… faremo le nostre valutazioni anche su Miranda e Juan Jesus".
Le condizioni fisiche dei due brasiliani sono un nervo scoperto. "Joao (l'ex Atletico Madrid, ndr) sta lavorando, ma il ginocchio è una parte delicata e bisogna fare attenzione a non correre rischi inutili. Il Brasile lo ha convocato perché ognuno pensa agli affari suoi ma sarebbe stato più corretto nei nostri confronti se ci avessero chiesto come stava… Per Juan Jesus invece credevamo che il problema fosse meno grave".
Geoffrey come Yaya. Non è un mistero che avrebbe voluto in nerazzurro Yaya Touré, ma il colosso ivoriano ha scelto di restare al City. Kondogbia, però, ha le potenzialità per raccoglierne il testimone. "Crescendo e maturando potrà diventare magari devastante come Yaya Tourè da trequartista, ma Geoffrey anche da interno può fare benissimo attaccando quando vuole".