“Mamma, è per te”, abbraccio e dedica di Matheus Uribe dopo la vittoria della Colombia

Una bella storia. Una bella immagine. Un bel gesto. Quando Matheus Uribe ha capito che il commissario tecnico, José Pekerman, lo avrebbe mandato in campo s'è voltato verso la madre che era in tribuna e lo ha sempre accompagnato nella sua avventura di calciatore. E' andato a bordo campo, ha effettuato gli esercizi di riscaldamento poi, richiamato dallo staff del ct, con lo sguardo ha cercato quello della madre: è questione di attimi che non hanno bisogno di parole. "Vai, figlio mio. E dai il meglio di te stesso". E così, quel ‘ragazzo' di 27 anni che con la maglia della Colombia aveva racimolato 8 presenze, va dove lo porta il cuore e il sogno inseguito con costanza finora.
Abel Aguilar è costretto a uscire per infortunio: tocca a lui, centrocampista di lotta e di governo, andare all'assalto della Polonia strapazzata da Mina e Falcao. Si piazza accanto a Barrios, lascia che James, Quintero e Cuadrado facciano polpette dei polacchi mentre lui regge le sorti della mediana. E sarà festa grande, per la vittoria netta e per il passaggio del turno che è una porta spalancata sugli ottavi di finale. Matheus si volta di nuovo verso il pubblico, non gli è difficile riconoscere dov'è la madre. La vede e corre verso di lei per abbracciarla. La donna, commossa, lo stringe a sé e i tifosi che le sono intorno fanno da ala a quel bellissimo quadretto familiare che il calciatore ha voluto condividere sui social network postando foto e messaggio per immortalare quel momento.
Realizziamo il nostro sogno. Grazie mamma per il tuo impegno e per il tuo sostegno costante – si legge nel messaggio di Uribe rivolto alla mamma -. Tutto questo è dedicato a te e quanto accaduto oggi è il compimento del nostro sogno. Grazie a Dio per esserci stati sempre vicini.