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Luxury Tax e tetto alle rose: le proposte Uefa per arginare lo strapotere di alcuni club

Per cercare di riequilibrare i valori nei campionati europei la Federazione studia una riforma per ridurre il gap tra le squadre nel vecchio continente.
A cura di Alberto Pucci
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A Nyon, sede generale dell'Uefa, i lavori per cercare di migliorare il calcio non si fermano. Archiviata la gestione Infantino, ora è il nuovo presidente Aleksander Ceferin a portare avanti il cambiamento già introdotto e discusso dalla precedente dirigenza. La riforma della Champions League, che dalla prossima edizione prevede 4 posti fissi alle prime 4 nazioni del ranking, non è piaciuta alle federazioni minori, che hanno protestato contro questa sorta di protezionismo nei confronti delle nazioni più forti dal punto di vista economico. Dunque Ceferin, sloveno, sta pensando a delle soluzioni "tampone", come una luxury tax, limitazioni delle rose e un sistema trasferimenti più corretto, che eviti l'eccessiva concentrazione di talenti in pochi club.

Tra gli obiettivi del 49enne avvocato sloveno, c'è anche quello di tentare di colmare il gap in alcuni campionati tra società ricche e quelle con minori possibilità economiche: "Bisogna essere pronti a intervenire in modo appropriato – ha dichiarato Ceferin – su questioni rilevanti come il minore equilibrio competitivo all'interno delle competizioni europee per club, le cui conseguenze si ripercuotono su quelle nazionali. Non possiamo permettere che la grandezza di pochi oscuri e sovrasti il resto. Se consentiamo che questi divari diventino troppo grandi, c'è il rischio che la base diventi instabile perché il resto del mondo guarda solo alla vetta".

Le proposte di Ceferin

Un discorso che non fa una piega, quello del presidente Uefa, che trova i "voti" di tutte quelle società schiacciate dal potere economico dei "top club". In Spagna, ad esempio, il dominio di Real Madrid e Barcellona è evidente come e quanto quello del Bayern in Germania e quello della Juventus nella nostra Serie A. Merito di programmazione, intuizioni vincenti ma soprattutto di una disponibilità economica importante: "L'Uefa dovrebbe esaminare nuovi meccanismi come la luxury tax, i tetti alle rose e norme più corrette a livello di trasferimenti per evitare l'accumulo di calciatori e un'eccessiva concentrazione di talento in poche squadre – ha concluso Ceferin – Dobbiamo valutare se il mercato dei trasferimenti, per come funziona oggi, sia il migliore possibile. Non possiamo aver paura di intervenire. Il dovere della Uefa è proteggere il calcio e non solo l'elite".

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