Lugano: “Neymar è un simulatore e non ha rispetto degli avversari”
Contro Costa Rica Neymar ha trovato il primo gol a Russia 2018, un gol di fatto inutile ai fini del risultato perché il match era stato sbloccato poco prima da Coutinho e lui ha raddoppiato al 95’. Ma la stella del Brasile almeno è tornato a segnare in un match ufficiale dopo tanti mesi, e ha segnato nel secondo Mondiale consecutivo. Al termine dell’incontro si è messo a piangere, quelle lacrime non hanno commosso tutti e non hanno fatto dimenticare un paio di atteggiamenti tutt’altro che sportivi tenuti dall’asso di Tite, che è stato pesantemente attaccato da Diego Lugano, ex roccioso centrale uruguagio.
Difensore della vecchia scuola, rognoso, picchiatore, ma con uno stile, un codice da vero giocatore della ‘Celeste’, con cui ha raggiunto il quarto posto nel Mondiale del 2010 e vinto la Coppa America nel 2011, Lugano se l’è presa con Neymar che a suo dire non è molto amato dai suoi avversari per una lunga serie di cattivi atteggiamenti: “Le simulazioni, i saltelli, non va bene fare così in un Mondiale. I modi di Neymar non mi piacciono, ha un linguaggio del corpo che non è ben visto dai calciatori: questo è un fatto”.

Rincara la dose l’ex capitano dell’Uruguay che fa il paragone tra O’Ney e gli altri grandi bomber: “I difensori entrano duro su di lui e qualcuno gli fa male, perché simula e si comporta male. Messi, Ronaldo, Suarez, Aguero sono forti, ma hanno rispetto”. Infine da parte di Lugano una stoccata pesante contro i media brasiliani che coccolano troppo e difendono oltre maniera il loro numero 10 e che si lamentano per i troppi falli subiti da Neymar durante ogni partita: “Ogni volta che subisce tre falli, in Brasile parlano di caccia all’uomo. Che smettano di rompere le pa… con questa storia. Perché Neymar viene marcato così dappertutto, in SudAmerica come in Europa”.