Lo stadio sarà quello di San Pietroburgo, l'arbitro sarà il turco Cakir, uno abituato alle finali di Champions, in campo, con calcio d'inizio alle 17, per la terza partita dei Mondiali di Russia, il Marocco e l'Iran, due buonissime squadre che sono capitate nel girone più complicato. Perché nel Gruppo B ci sono anche Portogallo e Spagna. Dunque nessuna delle due compagini sembra avere chance di qualificazioni, ma i Mondiali si sa riservano spesso grandi sorprese e anche per questo oggi le squadre di Renard e Queiroz vogliono cercare di vincere.
Il Marocco è tornato ai Mondiali esattamente dopo vent'anni, merito di un bel gruppo, il simbolo è lo juventino Benatia, guidato a meraviglia dal tecnico francese Hervé Renard, un mago, capace di vincere con due squadre diverse la Coppa d'Africa (lo Zambia e la Costa d'Avorio). L'Iran invece si presenta al via per la quinta volta, la seconda consecutiva e come per il Mondiale brasiliano in panchina c'è Carlos Queiroz, un grande allenatore che ha superato le qualificazioni con un percorso netto e pochissimi gol incassati.
- 1-0 dell'Iran al 95' 15 Giugno
L'Iran batte 1-0 il Marocco
L'Iran torna a vincere un match ai Mondiali. Per la seconda volta nella sua storia, la prima dal 1998, i persiani conquistano il successo nella competizione più importante. Un'autorete al 95′ regala i tre punti alla squadra di Queiroz e beffa il Marocco, che pure, soprattutto in avvio di partita, aveva giocato una buona partita.
1-0 dell'Iran al 95'
L'Iran passa in vantaggio al quinto minuto di recupero. Una vittoria magica per la squadra di Carlos Queiroz che passa grazie a un'autorete di Bouhaddouz, che era entrato per segnare un gol ma che lo ha fatto nella porta sbagliata colpendo di testa in modo, ahi lui, un perfetto un pallone molto tagliato calciato da Haji Safi, che prima di battere ha baciato il pallone.
Infortunio per Amrabat, al suo posto entra il fratello
A un quarto d'ora dal termine subisce un infortunio Nordin Amrabat, giocatore del Leganes, dopo un duro contrasto con un avversario. Renard al suo posto decide di mandare in campo il fratello Sofryan, che gioca nel Feyenoord in Olanda.
Le vuvuzelas di Marocco-Iran
Si gioca a San Pietroburgo la terza partita di Russia 2018, una città meravigliosa, una delle più belle del mondo, profondamente nel nord-est dell'Europa. Ma uno spettatore neutrale che di calcio sa poco e che magari non sa che il Mondiale si gioca in Russia può immaginare di vedere un match che si gioca in SudAfrica. Perché sin dal primo minuto si sente nel sottofondo un rumore piuttosto forte, che non è prodotto dai tifosi dell'una o dell'altra squadra in campo, ma dalle vuvuzelas, che il mondo scoprì nel 2010 quando i Mondiali si giocarono in SudAfrica.
Fase di studio in avvio di secondo tempo
Le due squadre in questo inizio di ripresa stanno badando più a non perdere che a vincere. Forse vista la quasi impossibilità di passare il turno, considerando Spagna e Portogallo, Renard e Queiroz pensano sì a vincere, ma non disdegnano un pareggio.
Fine primo tempo
Nessun gol nei primi quarantacinque minuti di Marocco-Iran, ma le squadre di Renard e Queiroz stanno giocando molto bene e hanno entrambe avuto delle occasioni importanti. Il pareggio è il risultato giusto, forse entrambe le squadre avrebbero meritato il vantaggio.
Grande occasione per l'Iran con Azmoun
La difesa del Marocco si fa sorprendere e l'attaccante iraniano Azmoun, obiettivo di mercato della Lazio, s'invola verso l'area di rigore avversaria, vi entra e calcia in porta. La conclusione viene respinta da Munir che si salva anche sulla respinta successiva. Non si schioda lo 0-0.
Partita divertente
La partita è bella. Il Marocco è partito forte e in avvio è parso subito pimpante, poco dopo il quarto d'ora nell'area di rigore dell'Iran c'è stato grande terrore, il caos ha regnato sovrano, nessun giocatore del Marocco è riuscito a battere il numero uno del ‘Team Melli'. L'Iran dopo aver preso le misure si è messo a gestire il match e a cercare il contropiede vincente.
Iran senza scarpette, quando calcio e politica si incrociano
L'avvicinamento al Mondiale non è stato semplice per l'Iran, per mille motivi. E ai problemi se n'è aggiunto un altro. Perché a causa dell'embargo imposto dal presidente americano Trump nei confronti dell'Iran la Nike ha deciso di sospendere la fornitura di scarpette ai calciatori del ‘Team Melli'. L'Iran non ha avuto nessun tipo di sconto ed ha dovuto adeguarsi.
Il c.t. Queiroz si è arrabbiato e non poco dicendo che non è facile per i calciatori abituarsi a un'altra attrezzatura sportiva e non è corretto cambiarla a pochi giorni dal via. I calciatori dell'Iran, che avevano le scarpette della Nike, hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco e in Russia in alcuni negozi di articoli sportivi hanno acquistato delle nuove scarpette.
Via
Inizia Marocco-Iran, la gara d'apertura del Gruppo B del Mondiale 2018.
Le formazioni di Marocco-Iran
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Renard vs Queiroz, il confronto tra due bravi allenatori
Il Marocco è tornato ai Mondiali esattamente dopo vent'anni, merito di un bel gruppo, il simbolo è lo juventino Benatia, guidato a meraviglia dal tecnico francese Hervé Renard, un mago, capace di vincere con due squadre diverse la Coppa d'Africa (lo Zambia e la Costa d'Avorio). L'Iran invece si presenta al via per la quinta volta, la seconda consecutiva e come per il Mondiale brasiliano in panchina c'è Carlos Queiroz, un grande allenatore che ha superato le qualificazioni con un percorso netto e pochissimi gol incassati.
Si apre il Gruppo B
Lo stadio sarà quello di San Pietroburgo, l'arbitro sarà il turco Cakir, uno abituato alle finali di Champions, in campo, con calcio d'inizio alle 17, per la terza partita dei Mondiali di Russia, il Marocco e l'Iran, due buonissime squadre che sono capitate nel girone più complicato. Perché nel Gruppo B ci sono anche Portogallo e Spagna. Dunque nessuna delle due compagini sembra avere chance di qualificazioni, ma i Mondiali si sa riservano spesso grandi sorprese e anche per questo oggi le squadre di Renard e Queiroz vogliono cercare di vincere.