Massimiliano Allegri e Andrea Agnelli in conferenza stampa dopo la decisione da parte della Juventus di esonerare il tecnico. La decisione è stata comunicata ufficialmente nella giornata di venerdì. In attesa di conoscere chi è il successore sulla panchina dei bianconeri, le parole del presidente e dell'allenatore.
Dove vedere in diretta tv e in streaming la conferenza di Allegri e Agnelli
Appuntamento alle ore 14 di oggi, sabato 18 maggio. Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, e Massimiliano Allegri saranno in conferenza stampa e spiegheranno le ragioni della separazione con il tecnico. L'evento sarà trasmesso in diretta tv sul canale tematico del club bianconero e potrà essere seguito in diretta, in line streaming anche su Skysport.it e Sky Sport 24.
Allegri saluta la Juventus ma in sala non c'è Pavel Nedved, assenza che fa discutere
Nella sala della conferenza stampa c'erano i calciatori e il dirigente, Fabio Paratici. Mancava Pavel Nedved, protagonista del presunto retroscena sull'aut aut imposto relativamente alla conferma del tecnico. "O me o lui", avrebbe detto in uno degli ultimi summit. "La storia della società deve essere sempre più grande della singola persona", le parole di Agnelli a testimonianza di una decisione dolorosa ma condivisa.
Agnelli chiude la conferenza: "Juve bene primario, l'addio ad Allegri scelta difficile"
"Guardiamo alla storia della Juventus. Tutti sono stati utili, nessuno indispensabile, dal presidente al magazziniere. La storia della società deve essere sempre più grande della singola persona. Ma la scelta di non andare avanti con Allegri è stata molto difficile". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha chiuso la conferenza stampa con Allegri.
Allegri, il futuro: "Una pausa può farmi bene, mi dedicherò alla compagna e alla famiglia"
"Non so cosa accadrà nelle prossime settimane – ha aggiunto Allegri -. Intanto c'è da chiudere la stagione… può darsi anche una pausa mi faccia bene. Restare fermo per un anno è una possibilità. Vuol dire che mi dedicherò un po' di più alla mia famiglia, alla mia compagna, ai figli e a mio padre. Vediamo cosa succede… ripeto, non so ancora bene cosa farò. Magari dopo il 15 luglio magari comincia a venirmi voglia di lavorare".
Allegri: "Il bel gioco? Dire abbiamo giocato bene e abbiamo perso non fa per me"
"Quando lavori alla Juve devi sapere che devi arrivare in fondo e vincere. Il giocar bene o giocar male dipende anche dai risultati che ottieni. Io da allenatore devo sempre analizzare la prestazione e non i risultati. Per vincere gli scudetti bisogna vincere anche quando giochi male. Il giocar bene senza vincere le gare nel calcio non significa niente… Il risultato fa scrivere i giornalisti in modo diverso, però comunque dico sempre che nel calcio è strategia, bisogna capire i momenti della partita. A nessuno piace perdere, ma se uno si accontenta di uscire dal campo e dire abbiamo giocato bene e abbiamo perso, non fa per me".
Le lacrime di Allegri, beve un sorso d'acqua: "Domani festeggiamo la Juve e Barzagli"
"Abbiamo parlato e discusso delle nostre idee sul futuro della Juventus, poi la società ha fatto le sue scelte. Questo non cambia niente: ho un grandissimo rapporto col presidente e con Paratici e Nedved. Siamo cresciuti tutti insieme. Ora è giunto il momento giusto per il divorzio. Lascio una società super con un presidente straordinario e con dirigenti importanti. Lascio una squadra fatta di grandi uomini. Domani sera bisogna festeggiare due cose: la vittoria dello scudetto e l'addio di Andrea Barzagli".
Allegri commosso: "Lascio una Juve vincente. Decisione presa per il bene della squadra"
"Ringrazio il presidente per le bellissime parole che ha speso, ringrazio i ragazzi. per quello che hanno fatto e quello che mi hanno dato – ha aggiunto Allegri -. Ci siamo tolti tante soddisfazioni. Lascio una squadra vincente. Abbiamo discusso e abbiamo espresso i nostri pensieri sul futuro della Juventus e sul bene della Juventus. E' molto più semplice di quanto sembri, quello che resta sono i 5 anni straordinari. Da lì abbiamo capito che non era il caso che l'anno prossimo l'allenatore fossi io". Con un velo di commozione e gli occhi lucidi è così che il tecnico spiega cosa è accaduto in questi giorni e come si è arrivati alla decisione.
Agnelli: "Era il momento per chiudere un ciclo". Consegna la maglia celebrativa ad Allegri
"Ero assolutamente sincero quando, dopo la sconfitta con l'Ajax, dicevo di voler andare avanti con Allegri. Ma abbiamo capito che questo era il momento giusto per chiudere uno degli straordinari cicli nella storia della Juventus. non c'è alcun retroscena al riguardo", le parole di Agnelli che consegna la maglietta celebrativa dedicata al tecnico. Un grazie sincero per quello che hai dato alla Juventus e a me e la scritta History Alone 5.
Agnelli: "Qui per celebrare Allegri, non parlo del nuovo allenatore"
"Sono qui per celebrare Massimiliano Allegri che ha scritto la storia della Juventus". E' così che il presidente Andrea Agnelli introduce la conferenza stampa chaiarendo che non risponderà ad alcuna domanda sul prossimo allenatore dei bianconeri.
Conte e Pochettino, per i tabloid sono loro i favoriti per la panchina
Antonio Conte e Mauricio Pochettino, sono loro per i tabloid inglesi i nomi più forti per ereditare la panchina della Juventus di Massimiliano Allegri. Il "Daily Express" ha rilanciato le indiscrezioni: il primo è a un passo dall'Inter, il secondo nelle scorse settimane non ha escluso un possibile addio al Tottenham, che vinca o meno la Champions. Pochettino in passato è stato seguito con insistenza dal Manchester United e dal Real Madrid ma il no degli Spurs e la pretesa di una clausola costosa da parte del club si sono sempre rivelati un ostacolo insormontabile. Questa, però, potrebbe essere l'occasione giusta. C'è un terzo nome che guadagna consensi anche da parte dei giornali inglesi: si tratta si Maurizio Sarri, nonostante al momento i riflettori siano puntati sulla finale di Europa League (29 maggio a Baku contro l'Arsenal).
Juventus, il nuovo tecnico avrebbe firmato già un precontratto
Precontratto firmato e depositato presso uno studio notarile. E' questa una delle ultime notizie sul prossimo allenatore della Juventus (ne dà notizia Le bombe di Vlad, sito molto aggiornato sulle notizie di calciomercato). Il nome è tenuto top secret, si conosce solo il profilo: si tratterebbe di un tecnico che in questo momento è sulla panchina di un altro club e ha buona stima internazionale. Considerato il no di Pep Guardiola (Manchester City), gli impegni di Unai Emery (Arsenal) e Jurgen Klopp (Liverpool) restano in ballo anzitutto Mauricio Pochettino (Tottenham) e Maurizio Sarri (Chelsea).
Cosa farà Allegri e quale sarà la prossima squadra che allenerà
Come per la questione allenatore della Juventus, è tutto da decifrare anche il futuro di Massimiliano Allegri. Possibile che il tecnico scelga di restare fermo per un anno prima di accettare un nuovo incarico. Dove può andare? Diverse le ipotesi sul tavolo, quelle più suggestive portano in Inghilterra (Chelsea, Manchester United, Tottenham). Da non trascurare anche le ipotesi Psg oppure Bayern Monaco, nel caso i tedeschi cambiassero idea su van Bommel.
Quale sarà il nuovo allenatore della Juventus
Difficile che in conferenza stampa Andrea Agnelli possa svelare, nel giorno dell'addio di Allegri, il nome del nuovo allenatore della Juventus. Al momento, al di là delle voci, non vi sono certezze sul tecnico che sarà alla guida dei bianconeri nella prossima stagione. Accantonata l'ipotesi Guardiola, nelle ultime ore è emersa con insistenza la voce di un possibile accordo con Maurizio Sarri, attualmente al Chelsea. Una candidatura clamorosa, alla luce del ruolo avuto dall'allenatore ai tempi del Napoli. Una scelta che sarebbe di rottura totale anche con l'identità tattica avuta finora. Altro nome caldo sembra Simone Inzaghi della Lazio, compreso Sinisa Mihajlovic già in passato vicino alla ‘vecchia signora'. Didier Deschamps e Mauricio Pochettino, invece, i nomi stranieri più gettonati.
Il retroscena sull'esonero di Massimiliano Allegri
L'aut aut di Pavel Nedved e le obiezioni di Fabio Paratici hanno pesato sulla decisione da parte della Juventus di sollevare Massimiliano Allegri dall'incarico di allenatore. Al piano di restyling, che il tecnico aveva proposto (cedendo quattro, cinque calciatori) assieme a uno sforzo economico da compiere per potenziare la rosa, è stato dato parere negativo da parte della dirigenza che ritiene la squadra già forte e competitiva così, scaricando le colpe del flop in Champions sulla gestione tecnica.