Lisbona, aggressione shock: ultrà dello Sporting picchiano giocatori e allenatore
Il calcio portoghese sta vivendo ore di rabbia e di paura per la notizia rimbalzata dalla capitale Lisbona. Un gruppo di ultrà dello Sporting, infuriati con la squadra per aver perso l'ultima gara con il Maritimo e mancato la qualificazione alla prossima Champions League, ha infatti sfogato tutta la sua rabbia con una spedizione punitiva senza precedenti nei confronti dei propri giocatori e del tecnico dello Sporting.
Una cinquantina di tifosi, tutti incappucciati, hanno fatto irruzione nel centro sportivo dello Sporting Lisbona (l'Accademia di Alcochete) mentre la squadra era ancora all'interno della struttura. A farne le spese colpiti con cinture e spranghe, secondo il quotidiano lusitano "A Bola", sarebbero stati il tecnico Jorge Jesus, il suo collaboratore Raul José e alcuni giocatori: Bas Dost (che ha dovuto ricorrere ad alcuni punti di sutura alla testa), Acuña, William Carvalho, Battaglia e Rui Patrício: prossimo a lasciare Lisbona per trasferirsi probabilmente a Napoli.
Subito dopo la vile aggressione, che ha ovviamente gettato nel panico tutta la squadra e coloro che erano presenti al campo d'allenamento, il club portoghese ha fermamente condannato la spedizione punitiva dei tifosi: "Condanniamo con veemenza quanto accaduto. Non possiamo tollerare in alcun modo atti di vandalismo e le aggressioni a giocatori, allenatori e componenti dello staff del club – ha fatto sapere lo Sporting attraverso un comunicato ufficiale – Sono episodi e atti criminali che non hanno nulla a che fare con la società. Lo Sporting non è e non può essere questo. Prenderemo tutte le misure necessarie per individuare i responsabili e far sì che vengano puniti come meritano".
Secondo le fonti portoghesi, la Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) avrebbe già identificato e arrestato 18 ultrà colpevoli di aver partecipato all'agguato. Gli arresti sarebbero arrivati dopo alcuni posti di blocco organizzati dalla polizia nelle strade adiacenti al centro sportivo.
Subito dopo l'aggressione, il procuratore di Bas Dost ha rilasciato una breve dichiarazione al quotidiano lusitano: "Se lo Sporting non è in grado di proteggere Bas Dost, allora dobbiamo trovare altre soluzioni – ha spiegato Gunther Neuhaus – Ciò non significa che sta per rescindere il contratto, ma dobbiamo preoccuparci della sua sicurezza e di quella della sua famiglia". A causa delle ferite causate dalle aggressioni, Bas Dost non giocherà nella finale di Coppa del Portogallo. Da Lisbona giungono però voci che raccontano di un possibile sciopero, in segno di protesta, di tutta la squadra di Jorge Jesus.