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L’Inter verso il settimo sigillo in Coppa Italia: la storia delle altre sei finali vinte

Sei vittorie al ’38 ad oggi ma un monopolio quasi totali negli ultimi sette anni. L’Inter contro il Palermo cerca il settimo successo in Coppa Italia.
A cura di Alessio Pediglieri
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inter coppa italia

Alla ricerca del quindicesimo successo in sette anni, l'Inter si appresta ad affrontare la finale di Coppa Italia 2010-2011 contro il Palermo nel migliore dei modi, malgrado i problemi di formazione e un ruolo da favorita che di certo non facilita il compito. Eppure, la Coppa Italia è un affare dell'Inter, almeno negli ultimi sette anni a questa parte. Un appuntamento con il trofeo nazionale che però ha una lunga storia e che i nerazzurri vinsero già nel lontanissimo 1939. In attesa della sfida dell'Olimpico, è il giusto momento per rivivere le sei finali vinte dall'Inter, in attesa di scoprire se riuscirà a ottenere il "sette bello" dal trofeo nazionale.

1938-1939, LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI – Era l'Inter di Meazza, Guarnieri e Ferraris II, di Frossi e Candiani, allenata da Tony Cargnelli. Tutto iniziò il 26 dicembre 1938 con la prima sfida dei sedicesimi di finale contro il Napoli. Al San Paolo finì in parità 1-1, poi a San Siro arrivò la vittoria nerazzurra di misura per 1-0 il 6 gennaio 1939.

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L'approdo agli ottavi di finali vide i nerazzurri confrontarsi con il Livorno in una gara secca che si concluse a favore dell'Inter solo ai tempi supplementari: 1-0 per i nerazzurri dopo che i 90 minuti regolamentari si conclusero 0-0. Poi i quarti di finale, a San Siro contro la Roma: il 23 aprile del '39 l'Inter si impose davanti al proprio pubblico 1-0 ma il cammino in semifinale si complicò davanti al Genoa. Ancora una partita unica, ancora una gara decisa solo ai supplementari. Dopo 90 minuti il risultato era fermo sull'1-1, poi i nerazzurri dilagarono chiudendo il match sul 3-1 e guadagnandosi la finale del 18 maggio 1939 contro il Novara. Altra partita sofferta, altra vittoria di misura: 2-1 e primo trionfo nella Coppa Nazionale.

1977-1978, DOPO QUARANTANNI D'ATTESA – Bisogna attendere la fine degli anni 70 per rivedere l'Inter alzare al cielo la Coppa Italia. Dal '39 al '78 è tutto cambiato non ultimo anche il regolamento nel trofeo nazionale. Eugenio Bersellini, il "sergente" è alla guida di una formazione di tutto rispetto che vede tra gli altri Ivano Bordon in porta, Facchetti, Fedele, Bini e Canuti in difesa, Beppe Baresi, Marini, Oriali e Scanziani a centrocampo; Muraro, Altobelli e Anastasi in attacco.

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I quarti di finale, nel Girone 5 sono quasi una passeggiata di salute per la squadra nerazzurra: tre vittorie e un solo pareggio, 7 gol fatti e solo 1 subito. Così come in semifinale anch'essa suddivisa in gironi. In quello dell'Inter ci sono Monza, Fiorentina e Torino. Non facile ma i ragazzi di Bersellini non perdono un colpo: tre vittorie e tre pareggi, 8 gol fatti e 3 subiti. La finale verrà giocata l'8 giugno 1978 contro il Napoli: 2-1 il successo nerazzurro per il secondo trofeo nazionale.

1981-1982, IL BIS DI BERSELLINI – Non passa molto tempo dall'ultimo successo e l'Inter cala il tris di Coppa. Ancora nel segno di Bersellini e dei suoi ragazzi visto che i protagonisti sono praticamente gli stessi del '78 con qualche inserimento di valore che porta i nomi di Beppe Bergomi, Prohaska, Beccalossi, Aldo Serena. Ma sarà la Coppa di ‘Spillo' Altobelli, autore di nove centri in altrettanti incontri. Non a caso la cavalcata dell'Inter in questa edizione è quasi senza freni: debutto col botto per 4-0 al Pescara, 2-0 al Verona e due pareggi nel girone degli ottavi. Nei quarti tra andata e ritorno rifila 7 gol alla Roma mentre l'ostacolo più duro è il Catanzaro di Palanca in semifinale che verrà fermato solo nella gara di ritorno ai tempi supplementari che permetterà all'Inter di arrivare in finale contro il Torino. Sfida sui 180 minuti e il 20 maggio 1982 a Torino, i nerazzurri alzano al cielo la loro terza Coppa Italia.

2004-2005, IL RITORNO ALLA VITTORIA – Passano 20 anni ma sembra un secolo. L'Inter dovrà attendere il terzo millennio per ritornare protagonista e lo fa nel segno di Roberto Mancini che diverrà uno dei tecnici più vincenti nella storia nerazzurra.

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Il successo del 2005 avrà un valore anche molto più importante con il passare del tempo perchè sarà il primo di quattordici trofei vinti nei sei anni successivi. Mancini non ha una rosa da prima della classe ma ha la grandissima capacità di suddividere i diritti e i doveri su l'intera rosa: alla fine nessun giocatore potrà vantarsi di aver giocato tutte le gare ma tutti i 28 giocatori (compresi i tre portieri) potranno contare su almeno una presenza nelle 8 partite di Coppa. Un piccolo record che è stato anche il piccolo grande segreto del successo. Un successo costruito a suon di gol: 17 in 8 gare, con 7 vittore e un pareggio (1-1 nella semifinale d'andata contro il Cagliari) e una doppia finale contro la Roma che non permette ai giallorossi alcuna replica: 0-2 all'Olimpico e 1-0 a San Siro il 15 giugno 2005.

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2005-2006, LA PRIMA VITTORIA CONSECUTIVA – E' l'anno di Calciopoli, dello scudetto ‘di cartone', deciso a tavolino per l'Inter e le penalizzazioni di Juventus e Milan in primis. Un ‘ribaltone' del calcio italiano che fionda i nerazzurri quali prima incontrastata forza nazionale. Così, ancora sotto il segno del ‘Mancio' arriva la quinta Coppa Italia, la prima consecutiva. La ricetta del tecnico jesino non cambia: tutti in campo, ma con qualche punto fermo in più. Come David Pizarro a centrocampo e Julio Cruz in attacco che non mancano un incontro. Al contrario dell'anno precedente, non ci sono vittorie a suon di gol ma semplici successi di misura. Sia agli ottavi, come nei quarti, in semifinale e in finale, la storia è sempre la stessa: elle doppie sfide, l'Inter ne pareggia una e vince l'altra non lasciando speranze agli avversari. Solo nell'ultima gara, il match di ritorno ancora contro la Roma a San Siro, la squadra di Mancini si lascia andare alla goleada: dopo l'1-1 dell'andata rifila l'11 maggio 2006 tre gol ai capitolini.

2009-2010, LA RIVINCITA CONTRO LA ROMA – Negli ultimi anni, sia l'Inter che la Roma monopolizzano le finali di Coppa Italia e i nerazzurri suddividono con i giallorossi gioie e dolori. Dopo la delusione della finale del 2009, il riscatto interista arriva puntuale l'anno successivo con Josè Mourinho che  trionferà per la prima e unica volta nel trofeo nazionale.

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La formula ha ridotto le partite a disposizione, solo 5 ma di alto livello contro il Livorno, Juventus, Fiorentina e ancora Roma in finale. Sarà un trofeo particolare perchè verrà ricordato come parte integrante del ‘triplete' del 2010 con l'Inter vittoriosa anche in campionato e in Champions League. Ma sarà anche la Coppa di Diego Milito, uomo decisivo delle finali e delle gare che contano con i suoi gol come quello che all'Olimpico il 5 maggio 2010, al 40′ del primo tempo regalò la sesta coppa nazionale nerazzurra.

In attesa di ciò che accadrà il prossimo 29 maggio.

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