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La Coppa Italia è un affare dell’Inter: sesta finale negli ultimi sette anni

I nerazzurri hanno dominato negli ultimi anni in Coppa Italia: contro il Palermo, sarà la sesta finale conquistata nelle ultime sette stagioni. Dopo Mancini e Mourinho, toccherà a Leonardo.
A cura di Alessio Pediglieri
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inter coppa italia

Grazie al pareggio nella semifinale di ritorno contro la Roma per 1-1 a San Siro, l'Inter ha conquistato la finalissima di Coppa Italia contro il Palermo. Per i rosanero e per Delio Rossi sarà una finale storica, che arriva dopo 32 anni mentre per i nerazzurri è la sesta finale del torneo nazionale nelle ultime sette stagioni. Un piccolo grande record, di una squadra che oramai continua a vincere e a conquistare finali dal 2005 ad oggi. Per i rosanero, in caso di vittoria all'Olimpico sarà la prima volta, per l'Inter la settima, consolidando il terzo posto in classifica per Coppe vinte dopo Juventus e Roma appaiate in vetta alla classifica dell'Albo d'oro a quota 9.

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DOPO 22 ANNI di ASSENZA – Nel 2004-2005, arriva la Coppa Italia per l'Inter di Roberto Mancini, il giocatore che ne ha vinte di più in campo, ben 6 con le maglie della Sampdoria e della Lazio. L'ultimo trofeo che si tinse in nerazzurro fu nella lontana stagione 1981-1982. L'Inter entra in gioco negli ottavi di finale nella doppia sfida contro il Bologna: finirà con un doppio 3-1 per i nerazzurri. In semifinale, contro l'Atalanta andrà ancora meglio con una vittoria agli Azzurri d'Italia per 1-0 e un perentorio 3-0 a San Siro, prima delle seifinali contro il Cagliari: 1-1 in terra sarda e ancora una vittoria a Milano davanti al proprio pubblico per 3-1. Infine la finalissima, contro la Roma, in una doppia sfida che non ammise errori per gli uomini di Mancini vittoriosi sia all'andata che al ritorno. Il 12 giugno 2005 all'Olimpico, fu lo show di Adriano a imporre la forza nerazzurra sui giallorossi: due gol in sei minuti schiantarono la Roma tra il 30′ e il 36′ del primo tempo sotto la direzione di Collina. Tre giorni dopo, il 15 giugno, la festa di San Siro: 1-0 grazie al gol-partita di Mihajlovic e Coppa Italia all'Inter, il primo trofeo di un ciclo che ancora – dopo sei anni – non si è interrotto.

IL BIS DELLA COCCARDA – L'Inter non aveva mai vinto per due anni di seguito la Coppa Italia ma nel 2005-2006 riuscì nell'impresa, in un double che la vide trionfare anche in campionato nelle travagliate sentenze di Calciopoli. Anche in questo caso, i nerazzurri sempre alla guida di Mancini, entrarono in gioco con le altre big agli ottavi di finale contro il Parma. Al contrario dell'anno precedente, i Ducali furono più ostici del Bologna e dopo una vittoria di misura al Tardini i quarti di finale arrivarono grazie allo 0-0 di San Siro. Altro avversario, stesse difficoltà. L'Inter contro la Lazio riuscì a passare di misura: pareggio per 1-1 all'Olimpico all'andata e 1-0 nel ritorno di Milano. Contro l'Udinese in semifinale andò meglio con la vittoria a San Siro nella gara d'andata per 1-0 e un rocambolesco pareggio a suon di gol in Friuli per 2-2. Ancora finale, ancora contro la Roma. Ancora una vittoria. All'Olimpico, finì 1-1 con il gol lampo di Cruz all'8′ e la risposta di Amantino Mancini al 58′. Ma a San Siro, la Roma non ebbe scampo: l'11 maggio 2006, i nerazzurri si imposero 3-1 con Cambiasso, Cruz e Martins che spensero le velleità capitoline giallorosse che trovarono il gol della bandiera solo nel finale con la rete inutile di Nonda.

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TERZA FINALE CONSECUTIVA, MA L'INTER STECCA – Nel 2006-2007 la finalissima di Coppa Italia è ancora Roma-Inter ma con l'esito differente: a trionfare saranno i giallorossi che brinderanno all'8° trofeo della loro storia. La formula cambia, non ci sono gironi ma non cambia la presenza delle big che entrano solo negli ottavi di finale. Avversario di turno dell'Inter è il Messina battuto in casa 1-0 e poi sommerso dalla goleada di San Siro per 4-0. Poi è la volta del malcapitato Empoli che subisce un doppio 2-0 che proietta i nerazzurri in semifinale dove incontrano la Sampdoria. Contro i blucerchiati la finalissima viene raggiunta già all'andata con lo 0-3 di Marassi. A San Siro basterà uno 0-0 per giocarsi la Coppa con la Roma. All'Olimpico la Roma travolge l'Inter con un punteggio tennistico 6-2. E' il trionfo di Spalletti che va a segno con Totti e De Rossi nei primi 5 minuti di gioco e poi dilaga con Perrotta al 16′ prima del break di Crespo al 20′. Ma il primo tempo regala ancora emozioni e gol con la rete di Mancini al 30′. La ripresa si riapre nel segno giallorosso di Panucci autore di una doppietta e ancora un gol per Crespo. Il ritorno è una formalità e la vittoria nerazzurra di San Siro per 2-1 non nega la gioia ai giallorossi di aver riscattato le due precedenti delusioni in finale.

QUARTA FINALE, ANCORA PER LA ROMA – Nell'anno successivo non cambia nulla, a dominare sono ancora Inter e Roma in una sfida che appare unica e infinita. La finale torna ad essere un match unico, senza andata nè ritorno, ma è la Roma ad alzare al cielo la sua 9° Coppa Italia. In finale vincerà 2-1 sull'Inter di Roberto Mancini all'Olimpico. Ancora una volta Spalletti prepara una partita perfetta che finisce a suon di gol come la tradizione vuole: Mexes e Perrotta mantengono il trofeo in Capitale e nulla vale la rete nerazzurra nel finale siglata da Pelè. L'unica consolazione nerazzurra sarà la classifica dei marcatori dove brilleranno le stelle di Cruz e Balotelli a quota 4 reti.

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IL RISCATTO NERAZZURRO – Dopo un anno ‘sabbatico' dove l'Inter si fermò solamente in semifinale contro la Sampdoria, nel 2009-2010 i nerazzurri riconquistano la finale e la Coppa Italia. Ancora una volta, il destino pone davanti all'Inter, la Roma. E' la ‘prima' di Jose Mourinho che sconfigge uno dei ‘nemici' Claudio Ranieri. La finale, ancora all'Olimpico, si disputa il 5 maggio 2010, un giorno storico in negativo per i nerazzurri che persero un clamoroso scudetto proprio su quel campo, contro la Lazio. Ma lo Special One riesce a sfatare anche quel tabù: decisivo il gol di Milito al 40′ del primo tempo. L'Inter chiuse quell'edizione segnando in ogni incontro e subendo una sola rete al passivo dimostrando una solidità che era figlia del vicino storico Triplete che si concluse a Madrid con la vittoria in Champions League dopo 45 ann d'attesa.

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