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Lazio-Udinese 0-1: Thereau affonda i biancocelesti e fa traballare la panchina di Pioli

Nell’ultima gara della quarta giornata di campionato, l’Udinese sbanca l’Olimpico e inguaia la Lazio di Stefano Pioli che chiude sotto i fischi assordanti dello stadio romano. Per l’ex giallorosso Stramaccioni, una doppia soddisfazione.
A cura di Alberto Pucci
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Non sempre una buona campagna acquisti, regala la certezza di un avvio di campionato soddisfacente. Lo ha capito, sulla propria pelle, Stefano Pioli che probabilmente non avrebbe mai pensato di trovarsi in questa posizione di classifica, dopo quattro giornate di campionato. I conti in casa Lazio, infatti, continuano a non tornare dopo la sconfitta rimediata contro l'Udinese. Imprecisa, nervosa e, soprattutto, sfortunata, la squadra dell'ex allenatore del Bologna le ha provate davvero tutte per riprendere l'avversario, scappato sull'1 a o durante i primi 45 minuti di gioco. Davanti agli occhi stralunati di Claudio Lotito, seduto in tribuna, i capitolini sono andati a sbattere conto il muro eretto da Stramaccioni che, senza rubare nulla, ha portato a casa una vittoria davvero importante.

Il derby di Strama e l'ex Dejan – Sin dai primi minuti, la sfida non ha deluso le attese. Subito divertente e animata da gran ritmo, la partita ha offerto emozioni a ripetizione. Alle occasioni laziali di Candreva, Felipe Anderson e Klose, l'Udinese ha saputo rispondere con una conclusione di Muriel (generata, però, da un fallo su Marchetti) respinta sulla linea da Novaretti e dallo splendido gol friulano, arrivato al 26esimo e dopo una bella azione nata da un'apertura di Badu e da un cross perfetto di Widmer, finalizzato dal tocco ravvicinato di Thereau. Vantaggio bianconero che ha avuto il merito di scuotere ulteriormente il match. Trascinata dall'urlo di una curva finalmente ritrovata, la Lazio ha spinto generosamente mettendo in difficoltà la retroguardia dell'ex romanista Andrea Stramaccioni (sei anni tra giovanissimi e allievi giallorossi, prima dell'esperienza nell'Inter) e del suo secondo Dejan Stankovic, vecchio eroe mai dimenticato e protagonista principale dello scudetto laziale del 2000, nell'anno del Centenario del club.

Assalto biancoceleste – Chiuso il primo tempo sotto i fischi del pubblico dell'Olimpico, i romani hanno accerchiato il fortino friulano per tutta la seconda parte di gara. L'inserimento di Djordjevic (alla prima esperienza, in coppia, con Miro Klose) e, successivamente, quello di Lulic e Keita hanno garantito maggior potenza e qualità: doti che, però, non sono servite per aprire il bunker bianconero. Non è bastato un secondo tempo tutto giocato in attacco, per recuperare il gol di svantaggio e "addolcire" lo spazientito pubblico della curva Nord. La terza sconfitta in campionato (in quattro partite), darà vita ad un fine settimana pieno di polemiche. Male la Lazio, zavorrata da alcuni infortuni importanti, "benebene" invece l'undici di Stramaccioni che è riuscito a vincere a Roma, in quello che è stato a tutti gli effetti un suo derby personale, e a portare la squadra friulana al terzo posto (solitario), dietro alla coppia regina della Serie A.

Panchina che scotta – La Lazio, lunedì prossimo, sarà attesa dal posticipo del "Barbera" contro l'ottimo Palermo. I rosanero, dopo aver fermato il Napoli, potrebbero ripetersi davanti ai propri tifosi. La spinta del caloroso pubblico siciliano e la straordinaria condizione di giocatori come Vasquez, Dybala e Belardi (già ribattezzato: il trio delle meraviglie), potrebbero rivelarsi problemi insormontabili per questa Lazio. Un'eventuale sconfitta, aprirebbe scenari inquietanti per Stefano Pioli, già sotto lo sguardo attento e incattivito del presidente Lotito. In casa Udinese, Stramaccioni può ritenersi soddisfatto per la partita del portiere greco Karnezis (ottima alternativa a Scuffet) e, più in generale, per la solidità difensiva che centrocampisti e difensori hanno saputo assicurare. In vista della sfida interna contro il Parma preoccupano, però, gli infortuni di Muriel e Thereau: giocatori fondamentali per l'attacco friulano. Male che vada, Stramaccioni potrà contare su Totò Di Natale, uno che spesso è riuscito a vincere le partite da solo.

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