Lazio-Inter: chi vince scarta come regalo di Natale tre punti che valgono oro

L'Inter si rituffa nel campionato e affronta la terza prova del nove che dovrebbe definitivamente allontanarla dalla crisi che aveva colpito i nerazzurri all'indomani della vittoria a Torino contro la Juventus battuta 3-1. Dopo il Palermo e il Napoli, il test-match dell'Olimpico sabato sera dirà se effettivamente gli Strama-Boys potranno vestire ancora una volta le vesti di anti-Juve, malgrado il tecnico interista stia giocando a ‘nascondino‘ rifiutando ogni etichetta ‘scomoda‘.
Di fronte ci sarà una Lazio tutt'altro che morbida: Petkovic ha messo in campo una squadra che da settembre ad oggi – tra coppe e campionato – ha dimostrato solidità e capacità di rendimento quasi inaspettate. Così da tenere i capitolini a ridosso delle tre posizioni di vertice diventando di fatto – insieme alla Fiorentina – la vera outsider per la Zona Champions.
Non è detto che Cassano-Milito-Palacio scendano titolari dal primo minuto ma tutto fa pensare che l'idea Stramaccioni ce l'abbia anche di fronte ad altre scelte tecniche ancora una volta delineate da infortuni e decisioni disciplinari.
In vista del big match dell'Olimpico in casa della Lazio, dunque, il tecnico dell'Inter, Andrea Stramaccioni, ha prolungato ufficialmente l'esilio sportivo di Wesley Sneijder: il dissidente olandese infatti non risulta tra i 23 convocati e non prenderà parte nemmeno alla ostica trasferta capitolina.
Non c'è stato alcun recupero in extremis nemmeno per Ricky Alvarez, restato alla Pinetina per precauzione, così come il giovane attaccante Livaja, protagonista in Coppa ma poco (e male) utilizzato in campionato.
I presupposti per far bene ci sono tutti. Con le ‘grandi‘ l'Inter quest'anno non ha mai steccato, anzi. Ha battuto la Juventus a Torino, dopo aver vinto il derby a San Siro ‘in trasferta' e battuto nell'ultimo turno di campionato il Napoli davanti al proprio pubblico.
Se si considera una ‘grande' anche la Fiorentina di Montella, il successo è arrivato con i viola puntuale, a Milano dove ha festeggiato solamente la Roma di Zeman capace di fermare i nerazzurri.
Il problema sarebbe dunque, più che tecnico, di concentrazione: con le ‘piccole‘ l'Inter ha stentato troppo fin qui e ora è il momento di trovare maggiore continuità.
E poi i numeri sono dalla parte della Lazio che in questo 2012 ha dominato tra le mura amiche: nell’anno solare ha vinto tutti i big-match disputati sul proprio campo, sette vittorie totali. Sono cadute Milan, Roma, Napoli, Inter e Udinese.
Non solo, i risultati dicono che i celesti si esaltano nei big-match con le dirette pretendenti alle prime posizioni vincendo con il Milan 3-2 e il derby e pareggiando con i campioni d'Italia a Torino.
L'umore è dei migliori, anche grazie a Lotito che sente molto la gara contro l'Inter, la società che il numero 1 laziale aveva indicato quale principale causa ei rapporti tesi con Diakitè.
"Voglio i tre punti contro l'Inter come regalo di Natale" ha detto il presidente che punta dritto dritto al terzo posto per rilanciare le ambizioni del progetto Lazio: "Stiamo crescendo esponenzialmente anno dopo anno e non voglio che ci si fermi proprio ora".
A Roma tutti ci credono: quest'Inter può essere fermata. La Lazio è in grado di battere i nerazzurri. L'Olimpico e i suoi 50 mila tifosi che siederanno sugli spalti daranno il loro contributo aggiunto.