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Lazio, clima rovente: squadra in ritiro, Pioli da Tare

Il pareggio contro il Palermo ha aperto un nuovo stato di crisi: la dirigenza ha punito la squadra, mentre ha chiamato a rapporto il tecnico. Molti i punti su cui riflettere: dal gioco che non c’è più alla gestione di chi è scontento, come Candreva e Keita. Prima che tutto degeneri in peggio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il pareggio in rimonta non è piaciuto al presidente Lotito che ha visto la sua Lazio soffrire e rischiare la sconfitta contro il Palermo all'Olimpico, in una partita in cui i padroni di casa hanno faticato a imporre idee e gioco. Solamente Candreva, subentrato a partita iniziata, su rigore, ha evitato la figuraccia. Ma intanto la vetta e le prime tre posizioni si allontanano domenica dopo domenica rischiando di far finire nell'anonimato la stagione biancoceleste. Così, mentre la squadra è in ritiro punitivo, Stefano Pioli è stato chiamato a rapporto dal braccio destro presidenziale, Igli Tare.

Non è la prima volta che Lotito impone il ‘serrate le fila', anzi è la seconda. Da oggi la Lazio preparerà la partita di Europa League contro il Dnipro chiusa nel centro sportivo, lontano da distrazioni, orecchie e occhi estranei. Un ritiro che potrebbe concludersi giovedì sera dopo l'impegno europeo, ma potrebbe protrarsi fino a sabato. La Lazio partirà per Empoli per giocarsi una nuova fetta di credibilità in un campionato che la sta relegando nelle posizioni di rincalzo. E' la seconda volta che il presidente sceglie la linea dura visto che era successo già all'indomani del 5-0 di Napoli. Il ritiro servì per migliorare momentaneamente le cose: la squadra di Pioli infilò una serie di tre vittorie consecutive contro Genoa, Verona e Frosinone e rialzò la testa, poi il nuovo crollo.

Imputato numero uno, l'allenatore Stefano Pioli. All'interno dello spogliatoio qualcosa si è incrinato con alcuni giocatori scontenti sia del gioco espresso in campo sia per i rapporti con lo stesso tecnico. Tra questi, uno dei simboli della Lazio degli ultimi anni, Antonio Candreva autore del gol pareggio col Palermo ma dal dente avvelenato col proprio allenatore. Che in estate lo privò della fascia di capitano e ultimamente lo relega in panchina mentre è sempre più titolare nella Nazionale di Conte.

Candreva però non è l'unico. C'è anche Keita che viene utilizzato ad intermittenza, con l'ex della Cantera catalana che malgrado la giovane età pretende un posto da titolare per potersi esprimere con più regolarità. Poi ci sono i problemi contrattuali che pesano come massi: Biglia, Lulic, Marchetti, tutti giocatori che non stanno rinnovando e si sa quanto aspetto pesi nell'economia dei rapporti con il presidente Lotito. Infine, gli infortuni con un Djordjevic a metà servizio in avanti ma soprattutto un De Vrij che ha tolto equilibri alla difesa, una delle più battute nel campionato.

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