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Lazio a nervi tesi: Keita litiga col raccattapalle giallorosso

L’attaccante di Pioli avrebbe sputato in direzione del portiere della Primavera giallorossa, per l’occasione a bordo campo. A fine gara, obbligato dai propri dirigenti, si sarebbe poi scusato. Ma la tensione resta altissima in un ambiente dove qualcosa si è rotto.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta nel derby ha avuto immediate ripercussioni in casa Lazio: Lotito dal muso lungo, Pioli con più problemi che soluzioni e una squadra che stenta a ritrovarsi. Lasciando fuori dal discorso i tifosi inferociti per l'ennesimo tentativo fallito nel rovinare la festa giallorossa, adesso in casa delle aquile sono molti a volare a testa china in attesa di capire se il problema sia solamente nei tanti infortunati assenti, in molti giocatori ancora convalescenti e non al meglio o in un gruppo privo di stimoli pur non avendo conquistato alcunché.

Una difesa imbarazzante – La soluzione al problema è nelle mani di Pioli che in questi giorni di sosta avrà il dovere di risolvere una matassa ricca di nodi. In difesa, da Marchetti ai centrali non sembra esserci più la serenità e la lucidità necessaria per far fronte alle avversità. La sciocchezza sul rigore di Dzeko e il gol sul palo di competenza del portiere da parte di Gervinho sono state le conferme di un reparto in eccessiva ansia.

Senza spina dorsale – Così come a centrocampo, dove il convalescente Parolo non ha potuto fare i soliti straordinari mal coadiuvato dai vari Felipe Anderson e Candreva chiamati a dover fare la differenza sempre, non in modo così altalenante come sta accadendo da inizio stagione, condizionando risultati e rendimento complessivi. Infine l'attacco, improvvisamente asfittico: Klose è l'ombra del killer delle passate stagioni, Djordjevic è attanagliato da continui problemi fisici, Kishna troppo giovane per chiederne un rendimento determinante e Balde Keita ad intermittenza.

Lo sputo di Keita – Proprio quest'ultimo si è reso complice di un episodio che evidenzia tutto il malessere in casa laziale. Mentre Radu ha mostrato le parti intime al popolo giallorosso che lo insultava come ‘zingaro', l'attaccante laziale si è messo addirittura a litigare con un raccattapalle a bordo campo, reo di aver ritardato la ripresa del gioco. ‘Il Tempo' riporta l'accaduto con dettagli che di certo non allegeriscono la posizione del giocatore: davanti a Lorenzo Crisanto, portiere classe '98 della Primavera giallorossa, per l'occasione a bordo campo in veste di raccattapalle, Keita avrebbe sputato come disprezzo al temporeggiamento del giovane. Poi, a fine gara, obbligato dalla dirigenza laziale, lo stesso Keita si sarebbe chiarito col ragazzino.

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