L’annus horribilis di Julen Lopetegui: in 5 mesi ha perso Spagna e Real Madrid
Julen Lopetegui non è più l'allenatore del Real Madrid. Florentino Perez ha deciso di licenziare l'allenatore basco dopo 138 giorni dalla sua assunzione da parte della Casa Blanca. La squadra campione d'Europa è a -7 dal Barcellona e naviga nella zona centrale della classifica della Liga: la sconfitta contro il Barça è stata solo l'ultima delusione, che ha portato alla caduta di un allenatore che aveva già toccato il fondo in precedenza. Prima della pausa internazionale il Real Madrid ha accumulato quattro partite consecutive senza vincere e senza trovare la via del goal, una situazione davvero insolita nella storia moderna del club blanco. La sconfitta contro il Levante sembrava la capitolazione definitiva ma il calendario ha permesso a Julen di "rimanere in vita" un'altra settimana: dopo la debacle del Nou Camp il futuro del tecnico era segnato e al 90′ tutti si aspettavano il suo esonero.
Da giugno a ottobre: il caos in pochi mesi
Lopetegui è stato ufficializzato come allenatore dal Real Madrid il 14 giugno 2018, due giorni dopo essere stato annunciato come tale e un giorno dopo essere stato licenziato come selezionatore della Spagna. Il suo arrivo nel club campione d'Europa è stato circondato da grandi polemiche tra Madrid e la Federazione e la fiducia che sembrava esserci nelle prime settimane si è persa in pochi mesi. La vita dell'allenatore basco ha preso una svolta totale in pochissime ore dopo la comunicazione ufficiale dei merengues che annunciava come Lopetegui avrebbe sostituito Zidane dopo la Coppa del Mondo ma Rubiales lo ha fulminato nel ritiro russo di Krasnodar, con la Roja sotto shock a poche ore dal debutto.
Lopetegui non è mai entrato a pieno dentro il mondo Real e dalla sconfitta nella Supercoppa Europea con l'Atletico Madrid alla notte fonda del Nou Camp c'era solo una decisione da prendere: Florentino Perez ha subito pensato di dare una svolta ad una crisi che durava da troppo tempo e l'uomo a cui si è affidato è Santiago Solari, ex calciatore e uomo del club. L'allontanamento dell'ex selezionatore è il più veloce da parte del numero uno del Madrid dopo quello di Rafa Benitez del 4 gennaio 2016 e quello di Vanderlei Luxemburgo del 5 dicembre 2005.
La pazienza e la fiducia erano venute a mancare già da prima nei confronti dell'ex selezionatore, che in soli quattro mesi ha dovuto dire addio a due grandi occasioni a livello professionale: partecipare ad una Coppa del Mondo con la nazionale spagnola e allenare il Real Madrid. Non capita con frequenza che un allenatore perda così tanto in così poco tempo.
